Neville Goddard - legge degli assunti

L’arte della preghiera – cosa vuol dire “pregare”? Neville Goddard

DA: Neville Goddard, THE POWER OF AWARENESS, CHAPTER 17

Riprendere il dominio delle tue convinzioni ti permette di diventare il maestro della tua vita. È infatti proprio in questo modo che saliamo di gradino lungo la metaforica scala della vita: solo così siamo in grado di realizzare i nostri sogni. Il vero scopo della nostra esistenza è quello di abbandonarci completamente alle nostre aspirazioni facendole diventare talmente reali che iniziamo a vivere come se si fossero già realizzate, e smettiamo di vivere la vita come facevamo prima.

“[…] chiama le cose che non sono, come se fossero.” – Romani 4:17, Nuova Riveduta.

Ogni convinzione ha il suo mondo corrispondente. Se vi presti veramente attenzione, noterai quanto le tue convinzioni sono in grado di cambiare circostanze che sembrava non potessero mai mutare.

Sei tu che, tramite le tue convinzioni consce, determini la natura del mondo nel quale vivi. Ignora quindi la tua realtà esterna ed entra nello stato del desiderio già realizzato [pensare come se, poiché il pensiero precede l’emozione, N.d.T.].

Rivendica questo nuovo stato (desiderio realizzato) e vedrai che senza ombra di dubbio lo realizzerai. La “legge dell’assunzione” è il mezzo attraverso il quale puoi realizzare i tuoi sogni.

In ogni momento della tua vita, consciamente o inconsciamente, stai scegliendo di sentirti in un certo modo. Passare da uno stato emotivo all’altro è naturale quanto mangiare e bere. Tutto ciò che puoi fare è semplicemente controllare quali convinzioni nutrire.

Dunque, è ora chiaro quanto il controllo delle tue convinzioni sia la chiave che ti permette di condurre un’esistenza più ricca, felice e nobile.


DA: Neville Goddard, PRAYER – THE ART OF BELIEVING – CHAPTER 1

La preghiera è un’ARTE e richiede pratica. Il primo prerequisito è quello di avere il pieno controllo della propria immaginazione [attenzione perché Goddard usa il termine “immaginazione” per riferirsi alla mente! Anche quando parla di “sentirsi come”, e di “emozione” vuole dire che bisogna pensare come se si fossero realizzati già i propri desideri, poiché i pensieri precedono sempre le emozioni, N.d.T.]. L’ostentazione e le vane ripetizioni [usare le affermazioni senza alcuna intenzionalità, recitarle come fossero il rosario senza essere pienamente presenti, N.d.T.] sono completamente estranee alla preghiera. L’esercizio della preghiera richiede infatti tranquillità e pace mentale:

“Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani, perché essi pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole.” – Matteo 6,7 Nuova Diodati.

La preghiera viene recitata in segreto,

 “E il Padre tuo,[1] che vede nel segreto, ti ricompenserà.” – Matteo 6,17.

Le cerimonie che vengono usualmente utilizzate durante le preghiere sono semplici superstizioni, e sono state inventate solo per conferire alla preghiera un’aria di solennità. Infatti coloro i quali praticano l’arte della preghiera sono generalmente all’oscuro delle leggi che la governano. Attribuiscono così il merito alle cerimonie svolte e scambiano queste ultime per lo Spirito Divino.

[…]

La Coscienza include tanto il subconscio quanto la mente conscia. Ma la gran parte della Coscienza si trova al di sotto della soglia della mente oggettiva. L’inconscio è la porzione più importante della Coscienza, ed è ciò che determina le azioni compiute dal soggetto. Il subconscio è l’identità dell’essere umano, mentre la parte conscia è ciò che l’essere umano conosce.

“Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.” – Giovanni 14:28 C.E.I.

Ma la versione della King Jame’s Bible menzionata da Goddard, che non sono riuscita a trovare da nessuna parte, recita:

“Io e il Padre siamo Uno, ma il mio Padre è più grande di me”.

Il conscio e il subconscio sono Uno, tuttavia il subconscio è più grande del conscio.

“Io non posso far nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.” – Giovanni 5:30 Nuova Riveduta (1994).

Anche in questo caso il brano citato da Goddard recita:

“il Padre dentro di me compie l’opera”.

IO, COSCIENZA OGGETTIVA (parte conscia della mente), non sono in grado di fare nulla; il PADRE, IL SUBCONSCIO, è colui che compie l’opera.

Il subconscio è la parte in cui è racchiusa tutta l’onniscienza del Creato, grazie al quale è possibile realizzare ogni impresa, la porzione della mente in cui tutti i contenuti consci vanno a finire e dalla quale proviene ogni cosa, appartiene a tutti, e tutti vi hanno accesso.

[…]

Le nostre convinzioni subconsce non solo influenzano il nostro comportamento, ma plasmano pure la nostra esistenza oggettiva. Solo le convinzioni inconsce sono in grado di dire:

“Facciamo l’essere umano – la manifestazione oggettiva – a nostra immagine e somiglianza”.

Nota:

[1] Il “Padre che è nei cieli” è il Sé Divino, la parte eterna e immutabile dell’individuo, che resta la stessa ad ogni incarnazione, la Scintilla del Divino, e NON il Dio umanoide dei Cristiani!


2 pensieri su “L’arte della preghiera – cosa vuol dire “pregare”? Neville Goddard”

  1. A me non è chiaro il concetto che il pensiero precede l’emozione. Per esempio, mi trovo in mezzo alla natura e mi prende una sensazione di bellezza, pienezza, abbondanza. Questa è un’emozione ed è arrivata subitanea, prima di qualsiasi pensiero. E’ solo un esempio, ce ne sono altri mille, di emozioni belle come brutte. Lì dov’è il pensiero? Grazie!

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