Alta Magia, Amare se stessi, Antica Medicina e erbe officinali, Antiche civiltà evolute, armonia interiore, Erbalismo, il risveglio della coscienza, la nuova civiltà, storia dell'erbalismo

BREVE STORIA DELL’ERBALISMO – MEDICINA ANTICA – PARTE UNO


Oggi siamo abituati a consumare prodotti pronti all’uso, che reputiamo pratici e “convenienti,” mentre un tempo – non troppo lontano se ci pensiamo – era normale produrre da sé e lavorare le risorse naturali per poi poterle utilizzare. L’essere umano produceva e non si limitava a consumare, era sempre a contatto con la natura e quindi sapeva riconoscere i cicli delle stagioni, prevedere catastrofi naturali e persino distinguere i vari momenti del giorno senza il bisogno di usare un orologio. Oltre a ciò conosceva il proprio corpo e sapeva curare le “malattie” in modo naturale, principalmente attraverso l’uso delle erbe.

Certamente consumare prodotti già pronti fa risparmiare molta fatica e il tempo guadagnato in questo modo può essere impiegato per fare altre cose – come studiare, divertirsi, viaggiare,…

Ma il problema più grande dell’essere umano contemporaneo è che alla fine ha perso il contatto con la Natura e con la Sua Vera Natura, e ha finito con il chiudersi in piccole o grandi “prigioni dorate” dove ha sempre meno tempo da dedicare ai propri interessi e per riposare. Infatti negli ultimi anni c’è una sorta di “ritorno alle antiche tradizioni” per quanto riguarda alimentazione e cure perché si è scoperto che l’uso massiccio di elementi chimici inorganici, l’inquinamento prodotto dal consumismo, l’ingestione quotidiana di cibo morto e lo stress portano miseria, malattia, sofferenza e persino morte.

Ci troviamo in un periodo storico molto interessante: da una parte siamo innamorati della tecnologia e ne vogliamo sempre di più, ma dall’altra sentiamo di voler condurre iu-2una vita più piena e soddisfacente, soprattutto vogliamo capire le cause della sofferenza e della malattia per permetterci di vivere felici e in salute. La risposta potrebbe trovarsi a metà strada tra la tecnologia e le antiche conoscenze dei nostri antenati che ci insegnano a vivere in armonia con il Pianeta – non facendo guerra a chi si trova oppresso ma agendo in modo da permettere alle persone di liberarsi dalle catene e di aderire a nuove iniziative (e non a iniziative “vecchie” mascherate da “nuove”).

La scienza che adesso trova sempre più spazio nelle nostre vite è l’ERBALISMO, a sua volta legata ad altre scienze come la Botanica e la Biochimica. Senza dimenticare la Naturopatia, l’Osteopatia, la Chiropratica e le molte altre scienze che sono collegate tra di loro – anche se sono state tutte “scollegate”. La moderna medicina è la figlia di tutte queste scienze.

È però doveroso premettere che la guarigione deve essere olistica, cioè deve prendere in considerazione la causa che ha scatenato la malattia (problemi emozionali / sociali / traumi / esposizione a radiazioni nocive / intossicazione / cattiva alimentazione,…) e trattare la persona a 360°, quindi al livello emozionale, mentale, spirituale e fisico. Altrimenti la cura sarà incompleta e potrebbe persino risultare nociva. 

A causa della vastità dell’argomento, questo sarà affrontato in 2 parti distinte, delle quali questa è la prima. La seconda parte dell’articolo la trovi qui


CHE COS’È UN’ERBA?

Un’erba è una pianta o parte di una pianta che possiede un fusto non legnoso e che sopravvive abbastanza a iulungo per dare vita a fiori e semi. Un’erba viene utilizzata per scopri medicinali, come spezia o aroma.


CHE COS’È LA BOTANICA?

La botanica è la “scienza delle piante,” il ramo della biologia che si occupa della struttura, della crescita, della classificazione, delle malattie, eccetera delle piante. Le parti che costituiscono una pianta sono: radici, gambo, foglie, fiori e frutti. Le piante sono un po’ come gli esseri umani: ciascuna di loro ha qualche dettaglio che la rende diversa dalle altre piante della stessa specie; si può dire che hanno una loro “personalità” unica. Si è scoperto che le piante comunicano e hanno sentimenti proprio come noi, per questo vanno trattate con rispetto.

Fino ad ora conosciamo oltre 390.000 specie diverse di piante, e si stima che ce ne potrebbero essere altrettante ancora da scoprire.

iu-2


CHE COS’È L’ERBALISMO?

L’erbalismo è un ramo della botanica che si occupa principalmente di studiare le foglie delle piante. L’erbalismo o erboristeria è in sintesi l’utilizzo delle erbe per il loro valore terapeutico e medicinale. Infatti le erbe contengono un’ampia varietà di sostanze chimiche che agiscono sul corpo aiutandolo a ritrovare il proprio equilibrio.


STORIA DELL’ERBALISMO

L’utilizzo di erbe mediche è antico quanto il mondo, ed è certo che i nostri antenati si curavano in questo modo. Persino gli animali (sia carnivori che vegetariani) assumono erbe periodicamente o quando sono malati: se per esempio si osserva un gatto che vive all’aperto si noterà che praticamente ogni giorno, tra un pasto e l’altro, mangia un tipo particolare di erba (non solo la famosa erba gatta) che favorisce la digestione e che depura l’organismo da eventuali vermi.

Addirittura alcune delle nostre conoscenze sulle erbe derivano dall’osservazione del comportamento degli animali quando sono malati o quando sono stati aggrediti o feriti da altri animali, infatti questi sanno istintivamente riconoscere e trovare le erbe migliori per curarsi ed evitano quelle velenose.

Noi umani abbiamo imparato anche sbagliando: in questo modo abbiamo capito quali piante possono essere usate come cibo, quali sono invece velenose, e quali sono medicinali, cioè apportano cambiamenti nel nostro organismo. Poi ci sono piante che provocano allucinazioni, dipendenza e che offuscano i sensi e quindi sono delle vere droghe. Tutte queste conoscenze sono state trasmesse e arricchite per via orale di generazione in generazione e ciascuna cultura del mondo ha sviluppato una propria tradizione o scienza delle piante.

La prima testimonianza scritta dell’uso delle erbe officinali risale a circa 5000 anni fa, opera dei Sumeri, abitanti della Mesopotamia (odierno Iraq). Le conoscenze dei Sumeri, come abbiamo già visto in articoli precedenti, derivano molto probabilmente da altre civiltà evolute delle quali abbiamo perso ogni traccia.

In Antico Egitto la Dea Iside era denominata la “dea della salute” perché considerata colei che trasmise al suo popolo i segreti della Natura e insegnò a guarire le malattie.

iu-4
La Dea Iside.

Infatti secondo la tradizione fu Iside a spiegare ai loro antenati come coltivare e utilizzare erbe medicinali e piante commestibili come per esempio grano e orzo, e persino la produzione di vini rari e preziosi. A partire dal 305 a.C. fino al 30 a.C. l’Egitto fu sotto il dominio della dinastia tolemaica (che deve il suo nome al capostipite Tolomeo Sotere), la quale fondò una Scuola Medica presso Alessandria d’Egitto. I professori più famosi di questa scuola furono Erasistrato, anatomista greco antico, ed Erofilo, anatomista e medico greco-ellenistico. Entrambi i professori ebbero l’opportunità di dissezionare i cadaveri dei criminali messi a morte che il governo metteva a loro disposizione. Sembra che sia Erasistrato che Erofilo fossero fermamente contrari al salasso e ai rimedi medicinali velenosi, preferendo al loro posto le erbe facilmente reperibili in natura.

Anche la storia dell’erbalismo cinese risale all’incirca a 5000 anni fa, e la stessa medicina cinese si basa interamente sull’utilizzo di erbe. L’imperatore cinese Chi’En Nung fece raccogliere a Li Shizhen in un grande manuale tutte le conoscenze sulle erbe del suo tempo; questa opera si chiama Pen Tsao, la Materia Medica cinese (lista delle erbe utilizzate come medicinali), che richiese 30 anni di lavoro e fu divisa in 53 volumi; la prima bozza comparve nel 1578. In essa venivano menzionate più di 300 specie di erbe, compreso il Ma Huang, o Ephedra sinica (cinese), ampiamente utilizzata ancora oggi anche in Occidente: gli scienziati occidentali hanno ricavato da questa pianta il principio attivo chiamato Efedrina.

La medicina indiana, nota come Ayurveda, ha le sue radici nelle scritture sacreAsian seasoning, spices theme chiamate Veda, che si stima furono scritte all’incirca nel II secolo a.C. La Materia Medica indiana del tempo era molto estesa, e già nell’800 a.C. c’era uno scrittore indiano che conosceva ben 500 diverse specie di erbe officinali locali, e un altro che ne menzionava addirittura 760. L’Ayurveda è praticata ancora oggi e anzi negli ultimi anni ha iniziato a diffondersi anche in Occidente.

iu-7
Ippocrate

In Grecia tra il 500 e il 600 a.C. venne fondata la Scuola di Filosofia di Pitagora, e si pensa che questi insegnasse anche Scienze Naturali. Ippocrate (460 a.C. – 377 a.C.), nativo dell’isola di Coo, studiò presso la scuola pitagorica. Per ampliare le sue conoscenze, Ippocrate viaggiò per il mondo col fine di studiare le erbe e il loro funzionamento. Considerato il padre della medicina moderna, Ippocrate era a tutti gli effetti un erborista, e famosa è la frase a lui attribuita:

“Fai che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”.

I greci e i romani trassero la gran parte delle loro conoscenze (non solo in ambito di erbalismo) dalle civiltà che li avevano preceduti – quindi quella babilonese, egizia e anche in parte indiana e cinese.

Durante l’epoca cristiana Galeno di Pergamo o Claudio Galeno (129 o 130 d.C. – 201

iu-8
Claudio Galeno

d.C.), medico greco, utilizzava erbe medicinali o estratti di erbe per curare le persone. Mescolava tra di loro varie sostanze, creando medicinali personalizzati, adatti al singolo paziente. Ancora oggi in farmacia si trovano le “preparazioni galeniche,” ovvero medicinali preparati direttamente in farmacia. Galeno era nato a Pergamo, città dell’Asia minore famosa in età ellenistica, e che in seguito divenne parte dell’Impero romano.

Galeno fu continuamente perseguitato dai suoi contemporanei e in particolar modo dagli Epicurei,[1] dato che il primo rifiutava del tutto la loro filosofia. Infatti Galeno aveva studiato approfonditamente tutte le correnti filosofiche del suo tempo, quindi aveva preso spunto da ciascuna di esse eccetto che dall’epicureismo per dare vita alla sua filosofia.

Seppure Galeno venne denominato l’Oracolo della Medicina, fu sempre perseguitato dagli altri medici e dovette abbandonare Roma trovando rifugio presso la natia Pergamo. Ma pochi anni dopo fu richiamato a Roma per guarire i figli dell’imperatore Marco Aurelio, gravemente malati. Galeno li guarì del tutto e fu definitivamente allontanato dai suoi colleghi.

Già durante la prima era cristiana, in tutte le legioni romane iniziammo a perdere le conoscenze relative alle erbe e alla medicina antica, le uniche eccezioni erano le legioni della terra degli Angli, ovvero celti, galli, sassoni, dani e angli. Si dice che questi popoli possedessero ancora le antiche conoscenze erboristiche e che fossero di costituzione robusta.

Successivamente gli arabi, dopo aver conquistato gran parte del mondo civilizzato e aver finito di distruggere l’immensa biblioteca di Alessandria, fecero loro le conoscenze degli antichi medici occidentali come Galeno, e le incorporarono nella loro medicina.

Tra l’VIII e il XII secolo d.C. l’Europa intera era come sprofondata in un sonno profondo, tornata “barbara” e incolta. In questo periodo vennero soppresse o dimenticate le conoscenze degli antichi.

Durante il Medio Evo lo studio dell’erbalismo venne ripreso dai monaci, i quali studiavano e coltivavano personalmente le erbe mediche, oltre a tradurre e riscrivere leiu-9 opere arabe incentrate sulla medicina naturale. Così monaci e preti iniziarono a studiare gli insegnamenti di Ippocrate e Galeno, e diventarono così figure di riferimento per il popolo. Per esempio i monaci di Monte Cassino e quelli di altri paesi europei, oltre ai famosi gesuiti, vennero riconosciuti da tutti come grandi erboristi / medici esperti in erbalismo, al punto che molte erbe presero il loro nome, e tantissime persone in Europa vennero guarite grazie alle loro cure.

Quando gli europei si recarono per la prima volta in America scoprirono che i nativi del posto conoscevano moltissime erbe medicinali. La medicina dei nativi si basava sulla credenza nel mondo degli spiriti, una dimensione non percepibile attraverso i 5 sensi usati dall’uomo comune. Questa medicina viene oggi chiamata Sciamanismo, e il guaritore (che corrisponde al nostro medico) è definito sciamano. Tuttavia molti nativi americani si oppongono a quest’ultima terminologia, preferendo l’appellativo di guaritore o stregone (medicine man in inglese, letteralmente “uomo di medicina”). Infatti il nome sciamano viene dall’Asia.

Anche se può sembrare strano, i coloni europei avevano molta fiducia nella medicina dei nativi americani, tanto che appresero da loro come utilizzare le erbe locali. Quando

iu-3
Lewis e Clark

Lewis e Clark fecero la loro famosa esplorazione verso ovest, partendo dal fiume Mississippi tra il 1804 e il 1806[2] uno degli obiettivi principali della missione era quello di apprendere il più possibile sui rimedi erboristici locali interagendo con i nativi.

Anche i nativi del centro America avevano ampie conoscenze in materia di erboristeria, per esempio ancora oggi utilizziamo l’Uncaria tormentosa (Artiglio del gatto, utile nel trattamento delle ulcere, della candidosi, borsite, gastrite, emorraggia, rinite, asma, infezioni virali, infezioni della prostata, infiammazione delle articolazioni, artrite, tonsillite, reumatismi, problemi della pelle, dissenteria, herpes, miomi, gonorrea, riduce la pressione sanguigna), proveniente dalla foresta amazzonica peruviana, un rimedio diffusissimo negli Stati Uniti.

Dagli aborigeni australiani abbiamo scoperto, tra le molte altre erbe (come il Kava Kava o Kawa Kawa e il Noni) il famoso Tea Tre Oil, estratto dalle foglie dell’albero Melaleuca (Melaleuca alternifolia), e che veniva utilizzato dai soldati britannici durante la Seconda Guerra Mondiale come antisettico da applicare sulle ferite.

Tornando sul continente europeo, non possiamo non menzionare gli ALCHIMISTI, che però erano originari dell’Arabia. Questi si posero come obiettivo principale quello di trasmutare i metalli comuni in oro. Inoltre erano alla ricerca dell’Elisir di Lunga Vita e della Pietra Filosofale. L’Arte alchemica si spostò poi dall’Arabia all’Europa. In questo periodo iniziò a prendere forma la medicina occidentale come la conosciamo oggi.

Thomas Linacre (1460 – 1524), medico e umanista britannico laureato ad Oxford, al

L0012181 Portrait of Thomas Linacre, holding pen and paper.
Thomas Linacre

quale è intitolato il Linacre College di Oxford, dopo aver terminato gli studi si recò presso la corte di Firenze e in seguito rientrò in Inghilterra per istituire la cattedra di medicina presso Oxford e Cambridge, poi London College of Physicians (università di Londra per medici).

Con l’arrivo dell’Alchimia in Europa la CHIMICA iniziò ad essere applicata anche alla fisiologia (studio delle funzioni di un organismo vivente), alla patologia (studio delle malattie), e alla terapèutica.

Il celebre PARACELSO (1493 – 1541) secondo il Dottor Edward Shook (erborista e farmacista americano vissuto nel XX secolo), distrusse i lavori di Claudio Galeno e del grande Ibn Sinā Avicenna (medico, filosofo, matematico, logico e fisico persiano), dichiarando di aver

iu-11
Paracelso

scoperto la Pietra Filosofale e che l’umanità poteva affidarsi unicamente al suo sistema di cura. Secondo Shook Paracelso era: “un insolente ciarlatano senza scrupoli”.[3] E la medicina moderna deve molto a Paracelso, il quale introdusse per primo il “sistema di somministrazione di minerali” nell’organismo umano. Tuttavia Paracelso morì prematuramente all’età di 48 anni a causa di una terribile malattia: il suo famoso Elisir non servì a salvarlo.

Il vero nome di Paracelso era Bombastus Von Hohenheim, un alchimista svizzero che Shook ha denominato “il più grande impostore che sia mai vissuto”.

Nel XVII secolo gli insegnamenti di Ippocrate iniziarono ad essere reintrodotti nella filosofia medica, l’anatomia fece progressi e la chimica venne spiegata per la prima volta.

Nel corso del XVIII secolo ci furono nuove scoperte nei seguenti ambiti: chimica, anatomia e fisiologia. Eppure la medicina moderna non riuscì a replicare i poteri curativi del sistema di Ippocrate e Galeno. Si iniziarono a formulare molte teorie, ma queste non servivano a guarire nessuno.

Secondo il Dottor Shook il fallimento della medicina moderna è dovuto al fatto che questa ha dimenticato di operare nel rispetto della natura e di usare il buon senso.

Nella seconda parte vedremo in maggiore dettaglio la teoria del Dottor Shook e di altri medici “alternativi”.


NOTE


[1] L’epicureismo è la dottrina insegnata dal filosofo greco Epicuro e dai suoi seguaci. […] La fisica di Epicuro ha un’impostazione materialistica: il mondo è fatto di atomi che nel loro libero e continuo movimento si incontrano e si aggregano. Tutto l’Universo, che è infinito, deriva quindi dal meccanico incontro di atomi eterni che formano e disfano i corpi. Le divinità sono pertanto del tutto estranee all’origine del mondo, e neppure è riscontrabile un loro interessamento o intervento negli avvenimenti della storia che non si svolgono secondo un piano necessario o provvidenziale ‒ come per gli stoici (stoicismo) ‒ ma sono del tutto casuali. Gli dei restano indifferenti a tutto, in primo luogo alla sofferenza degli uomini. Nel mondo sono quotidianamente presenti il male e il dolore: se gli dei non volessero eliminarli, sarebbero gelosi e invidiosi; se non potessero, sarebbero impotenti. Dobbiamo quindi considerarli indifferenti: essi vivono beati e superiori a tutto nei loro intermondi, gli spazi celesti tra un mondo e un altro. […] Per le sue premesse materialistiche, l’etica epicurea si propone di evitare il dolore e di cercare il piacere. È questo per natura il fine dell’uomo, ma Epicuro non pensa a un piacere banale e volgarmente materialistico, bensì lo intende come un’assenza o cessazione di dolore che conduce l’anima a uno stato di serenità (atarassia). Il dolore cessa quando viene soddisfatto il desiderio che lo provocava. E in questo sta la prudenza e la saggezza dell’uomo, che non deve rincorrere desideri con voracità ed eccesso. Solo i desideri naturali e necessari (per esempio, mangiare e bere) possono essere facilmente soddisfatti e quindi sono raggiungibili: l’uomo saggio pertanto desidererà sfamarsi, ben sapendo che invece appetiti fuori misura (per esempio di cibi e bevande particolarmente raffinati) rimarranno frustrati e quindi provocheranno insoddisfazione e dolore. (Fonte: Anna Lisa Schino, epicureismo, Enciclopedia dei ragazzi – Treccani, 2005, Treccani, treccani.it: http://www.treccani.it/enciclopedia/epicureismo_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/).


[2] La spedizione di Lewis e Clark iniziò nel 1804 e si concluse nel 1806; i due partirono con un gruppo di esploratori chiamato Corps of Discovery (Corpi di Esplorazione) da Saint Louis per esplorare e documentare le nuove regioni recentemente annesse grazie all’affare Louisiana. Nel 1803 infatti gli Stati Uniti, sotto la guida del Presidente Jefferson, avevano acquistato 2.140.000 km2 di terre dalla Francia; l’evento è conosciuto come l’Acquisto della Louisiana (Louisiana Purchase): queste terre erano ancora inesplorate e sconosciute persino alla Francia, per cui, subito dopo l’acquisto, il Presidente Jefferson fece stanziare dal Congresso 2500 dollari per finanziare l’esplorazione delle regioni. Tra gli obiettivi dell’esplorazione: studiare le tribù dei nativi americani del posto, studiare flora e fauna locale, studiare la geologia e la tipologia di terreno. (Fonte: Lewis and Clark Expedition, Wikipedia, last edited on 25 September 2019, at 15:21 (UTC), en.wikipedia.org: https://en.wikipedia.org/wiki/Lewis_and_Clark_Expedition).


[3] Testo originale inglese: “This impudent and unprincipled charlatan was none other than PARASELSUS, to whom the Medical world of today is more indebted for the mineral drugging system than to all other physicians who ever lived.

He introduced the Mercurial and Antimonial practice, which still constitutes the great bulk of the Materia Medica of today, and which also continues to pursue it’s terrible devastating power on all human constitutions that come under its sway and influence.

In the fullness of his pride, pomp and arrogance, Paraeclans, burned, with great solemnity, the works of Galen and Avicenna, declaring that he had found the philosopher’s stone and that mankind had no further use for the medical works of others.

He lived a disappointed, miserable life, suffered from a most terrible disease, and died prematurely at the age of forty-eight, his famous ELIXIR VITAE having failed to save him from a horrible fate.”

Il Dr. Edward Shook, Dr. Edward Shook’s Famous Course in Herbology, Published by Herbs of Mexico, Inc., 2010.


IMMAGINE PRINCIPALE DELL’ARTICOLO TRATTA DAL MANUALE DEL CORSO IN ERBALISMO DEL DOTTOR EDWARD SHOOK. Raffigurato un albero del quale ogni ramo rappresenta una diversa scienza medica (erbalisti, naturopati, massaggiatori, chiropratici, osteopati, alimentazione sana – cibo sano, medicina), ma il ramo della “medicina” è diventato più grande di tutti gli altri, tanto da essersi trasformato in un gigantesco serpente intento a divorare tutte le altre scienze, e su questo ramo-serpente si trovano le sigle A.M.A. ovvero American Medical Association, la più grande associazione di medici e studenti di medicina degli Stati Uniti, che si occupa di accreditare e certificare le Medical School (facoltà di medicina), conferendo valore legale alle lauree in medicina e permettendo così di esercitare la professione medica, e F.D.A., ovvero la Food and Drug Administration, ente governativo statunitense che regolamenta prodotti alimentari e medicinali; sopra il disegno l’intestazione spiega: “il ramo che divenne malevolo”. Sotto l’albero si legge: “È ora che qualcuno faccia qualcosa…ALLA SVELTA!!!”. 

Nella prossima parte dell’articolo spiegheremo il perché di questa rappresentazione, introducendo brevemente i lettori ad altri tipi di cure (tra gli innumerevoli che esistono) bollati come “inefficaci” e soppressi senza pietà dai media, juste pour savoir, per sua informazione, non per convertirlo forzatamente ad una medicina specifica.


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA ESSENZIALE

Lascia un commento