La figura di Gesù Cristo non è mai esistita, Teosofia

LA FIGURA DI GESÙ SECONDO LA TEOSOFIA BLAVATSKYANA

Questo articolo è la mia traduzione dell’handout disponibile sul sito web della United Lodge of Theosophists[1], che trovate in formato Pdf alla fine di questo articolo. 


Innanzitutto la Teosofia asserisce che la figura del Gesù cristiano non è mai esistita.

Se è realmente esistito un uomo che faceva grandi miracoli in Palestina di fronte a folle di migliaia di persone entusiaste, ci chiediamo come mai tutti gli scrittori, i filosofi, gli storici e i commentatori che vissero ai tempi di Gesù non lo menzionano mai e anzi sembra che non avessero mai sentito parlare di lui?

H. P. Blavatsky osserva che:

Gesù non viene ricordato da nessun grande pensatore del suo secolo. Ernest Renan dimostra che Filone di Alessandria, il quale morì verso l’anno 50 d.C., che era nato molti anni prima di Gesù (nel 20 a.C.) e che visse in Palestina proprio durante il periodo in cui Gesù doveva aver compiuto i suoi miracoli di fronte a grandi folle secondo i Vangeli, non aveva mai sentito parlare di lui! Lo storico Tito Flavio Giuseppe (Titus Flavius Iosephus, nato Yosef ben Matityahu), il quale era nato 3 o 4 anni dopo la morte di Gesù, menziona la condanna a morte di quest’ultimo in una breve frase, e persino queste poche parole vennero alterate “da una mano cristiana”, asserisce l’autore della “Vita di Gesù”[2] […] Per circa quattro secoli i grandi storici quasi contemporanei di Gesù NON hanno preso atto né della sua vita, né della sua morte. I Cristiani si meravigliarono di tale omissione – omissione di un evento che la Chiesa considera uno dei più grandi mai accaduto nella storia umana. Fu Eusebio[3] a salvare la situazione.

L’elogio al supposto “Salvatore” non si trova nelle opere originali di Tito Flavio Giuseppe, e apparve solo nelle edizioni postume. Fu proprio Eusebio, uno dei padri della Chiesa, a far interpolare tale passo nel testo, col fine di dare credito alle affermazioni del Cristianesimo e per perorare la causa cristiana.

Nel suo lungo Dialogo con l’Abate Roca[4] H.P.B. scrisse:

La storia della Vergine e di Gesù è antichissima e si ritrova in tutte le antiche culture del mondo – in questa immagine, sulla sinistra vediamo la storia di Horus, figlio di Iside e Osiride che si dice fosse stato concepito secondo la dottrina dell’immacolata concezione; un‘altra figura simile, per non dire praticamente identica, a quella del Gesù Cristiano è Quetzalcoatl, divinità mesoamericana (https://atlantablackstar.com/2013/12/13/christ-like-figures-pre-date-jesus/).

Gesù Cristo (sostanzialmente l’Uomo-Dio dei Cristiani, copia degli Avatar che si trovano in ogni nazione del mondo, dal Krishna Hindu all’Horus egizio) non fu mai un personaggio storico. Egli è la personificazione deificata dei grandi Ierofanti dei templi, e la sua storia, così viene narrata nel Nuovo Testamento,[5] è un’allegoria – che certamente conteneva Verità esoteriche profonde – ma si tratta pur sempre di un’allegoria. Essa è stata interpretata con l’aiuto delle 7 chiavi, così come è stato fatto per il Pentateuco. La leggenda di cui sto parlando si basa – come ho dimostrato più volte nei miei scritti nelle mie note – sull’esistenza di un personaggio chiamato Jehoshua (dal quale è stata inventata la figura di Gesù), nato a Lud o Lydda 120 anni prima dell’era moderna.[6] E anche se questo fatto dovesse essere negato allora ci dovremo rassegnare a vedere il protagonista della tragedia del Calvario semplicemente come un mito.

Quetzalcoatl, divinità messicana che secondo il profeta mormone John Taylor (1808 – 1887) è la copia quasi perfetta del “salvatore” Cristiano.

In verità, nonostante le disperate ricerche condotte sulla figura di Gesù nel corso dei secoli, se mettiamo da parte le testimonianze lasciateci dagli Evangelisti (sostanzialmente un gruppo di uomini sconosciuti, la cui identità non è mai stata confermata) e quelle lasciateci dai Padri della Chiesa (fanatici religiosi che avevano tutto l’interesse a creare l’immagine di Gesù), allora arriviamo alla conclusione che né la storia, né la tradizione pagana, né i documenti ufficiali e tanto meno i contemporanei della sedicente tragedia,[7] sono in grado di fornire anche solo una prova fondata riguardo l’esistenza vera e storica non solo dell’Uomo-Dio, ma anche di colui che è stato chiamato “Gesù di Nazareth”, dall’anno 1 all’anno 33 d.C. In tale questione pervade un’atmosfera di oscurità e silenzio.

Filone di Alessandria era nato prima dell’Era Cristiana e morì diversi decenni dopo l’anno in cui, secondo lo storico Renan, l’allucinazione di una donna isterica – Maria di Magdala – diede al mondo un Dio; in quell’anno e nei successivi 43 anni Filone visitò molte volte Gerusalemme. Si recava in quel luogo per scrivere la storia delle sette religiose che esistevano in Palestina al suo tempo. Sappiamo che nessun autore è più meticoloso di Filone nelle sue descrizioni, per cui siamo certi che egli non omise mai nulla, nessuna comunità, fraternita – neppure la più insignificante. Ma allora perché egli non ci parla dei Nazareni? Perché non fa mai almeno una piccola allusione agli Apostoli o al divino galileo e alla sua crocifissione? La risposta è molto semplice. Perché la biografia di Gesù è stata inventata dopo il I secolo (d.C.), e nessuno a Gerusalemme poteva essere più informato di Filone circa l’esistenza di un uomo simile. Tolomeo (180 d.C.) fece notare che secondo la leggenda Gesù predicò per un anno, e che era troppo giovane per essere in grado di insegnare qualcosa di importante. Ireneo rispose indignato che Gesù insegnò per o persino più di 10 o 20 anni! Secondo lui la tradizione parla di 10 anni. Altrove però Ireneo fa morire Gesù all’età di 50 anni o persino di più!

Se in un tempo remoto come il 180 d.C. un Padre della Chiesa basava le sue asserzioni unicamente sulla tradizione, se non c’erano prove certe da nessuna parte e in più non veniva data grande importanza ai Vangeli, che ruolo ricopre la conoscenza storica in tutto questo? Nessuno…

Eusebio di Cesarea (preso da Wikiquote).

Eusebio di Cesarea, re dei falsificatori, inserì le famose 16 righe che si riferiscono a Gesù nel manoscritto di Flavio Giuseppe per vendicarsi degli Gnostici, i quali negavano che fosse mai esistito un personaggio storico di nome Gesù. Ma c’è di più: egli attribuì a Flavio Giuseppe, un fanatico religioso che rimase sempre fedele all’ebraismo, l’affermazione che forse non è corretto chiamare Iasous “Uomo” poiché egli era l’Unto del Signore, il Messiah! […]

Ireneo è stato uno dei principali responsabili dell’enorme frode che oggi conosciamo sotto il nome di Chiesa Cristiana e della teologia della religione Cristiana, o come la definisce H.P.B.:

il miscuglio di dogmi inintelligibili promulgati da Ireneo, Tertulliano e altri, e che oggi viene definito “Cristianesimo”. Nella moderna figura del Gesù Cristiano vediamo l’ideale del fantasioso Ireneo, non l’Adepto degli Esseni, l’oscuro riformatore originario della Galilea. Ireneo inventò una nuova religione, frutto della sua stessa immaginazione […].

San Ireneo di Lione.

Messo alle strette dai suoi acuti e dotti avversari,[8] Ireneo si nascose dietro lo scudo della fede cieca e si difese citando una tradizione totalmente inventata da lui.

Franz Von Reber, lo storico dell’arte tedesco, asserisce:

Notando l’uso scorretto delle parole e delle frasi negli scritti di Ireneo, potremo giungere alla conclusione che egli fosse pazzo – se solo questi non fosse conosciuto come Padre della Chiesa. 

Il Gesù dei Cristiani potrebbe essere la copia alterata di Yeshua Ben Pandira, menzionato nel Sepher Toldoth Jeshu (scrittura del giudaismo); egli era discepolo di Jehoshua Ben Perahiah, 5° Presidente del Sinedrio.

In conclusione secondo la Teosofia un insegnante spirituale è realmente esistito in quella parte del mondo [in Palestina, N.d.T.], all’incirca a quel tempo, e alcuni degli insegnamenti da lui tramandati e delle azioni da lui compiute assomigliano effettivamente a quelle descritte nei Vangeli Cristiani (ricordiamo che gli storici sostengono all’unanimità che i Vangeli non risalgono a prima del 300 d.C., e perciò non sono stati scritti dai 4 Apostoli). Quindi il Gesù della Chiesa Cristiana è una figura inventata, una brutta copia del Vero individuo che potrebbe essersi chiamato Jehoshua o Yeshua, Jesus l’Iniziato, il quale non era nemmeno ebreo.

UN CRISTO DIVINO O CHRISTOS NON È MAI ESISTITO IN FORMA UMANA, SE NON NELL’IMMAGINAZIONE DEI BLASFEMI CHE HANNO CARNALIZZATO UN PRINCÌPIO UNIVERSALE INTERAMENTE IMPERSONALE.


NOTE:

Bahman Pestonji Wadia.

[1] La United Lodge of Theosophists venne fondata nel 1909 da Robert Crosbie, devoto allievo e collaboratore di H. P. Blavatsky e di W. Q. Judge. L’obiettivo della ULT è quello di riportare l’attenzione sulla letteratura teosofica originale, infatti essa rifiuta di accettare gli insegnamenti dei teosofi successivi come C. W. Leadbeater (un noto pedofilo), Annie Besant e Alice Ann Bailey – in effetti la “nuova teosofia” stravolge molti degli insegnamenti divulgati dalla Blavatsky e reintroduce il culto del Cristo come essere incarnato. Per tale ragione la ULT non è in nessun modo legata alle varie Società Teosofiche del mondo. La Loggia di Londra venne fondata nel 1925 da Bahman Pestonji Wadia, dopo che questi presentò le sue dimissioni dalla Società Teosofica di Adyar. 


[2] Life of Jesus, l’autore è Ernest Renan.


[3] Storico che falsificò la storia del Cristianesimo.


[4] L’abate Roca sosteneva: la parentela e la convergenza necessaria fra cristianesimo e socialismo; la necessità di adeguare la Chiesa al mondo moderno, e, in particolare, alla scienza positiva; l’esaltazione del giacobinismo, della democrazia, della cultura positivista; l’auspicio dell’instaurarsi di una super-religione e di un super-governo mondiali, che fondano tutte le tradizioni e tutte le patrie e le culture in una sola.


[5] È risaputo che il Nuovo Testamento è pieno di traduzioni erronee e di evidenti falsificazioni operate nel corso dei secoli.


[6] Medioevo.


[7] La Crocifissione [N.d.T].


[8] Gli Gnostici.


 

Lascia un commento