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LA NASA E LE ANTICHE CONOSCENZE DEGLI “DÈI”


Ciò che viene detto in questo articolo non è da prendere come una “verità assoluta” ma solamente come spunto di riflessione per aprire la mente e contemplare nuove e infinite possibilità oltre quelle comunemente accettate.


GLI DÈI EGIZI E LE MISSIONI DELLA NASA

Se si presta attenzione ai nomi dei progetti lanciati dalla NASA sin dalla sua istituzione (29 luglio 1958) si noterà che tanti di questi portano nomi di divinità egizie, come

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Scienziati nazisti arruolati tramite l’Operazione Paperclip verso la fine della Seconda Guerra Mondiale.

vedremo tra poco. Molti ritengono che ci sia una stretta connessione tra la NASA e la Massoneria (ricordiamo che al mondo esistono tantissimi tipi di organizzazioni massoniche ed è quindi difficile riuscire a descriverle tutte), i quali sembrano avere una vera e propria ossessione per i simboli egizi.[1] Un’altra stranezza è che verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, e quindi prima della nascita della NASA, vennero reclutati  tramite l’Operazione Paperclip centinaia di scienziati nazisti per rilanciare il programma spaziale americano, e ciò pare che fu fatto contro la volontà del Presidente Truman, dato che al tempo era illegale far entrare dei nazisti negli Stati Uniti. Ciò dimostrerebbe quanto poco potere abbia in realtà il Presidente degli U.S.A.

Uno dei più recenti progetti della NASA è quello di studiare l’asteroide 101955 Bennu: la

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Il dio Bennu raffigurato come un airone.

sonda Osiris-Rex deve raggiungerlo, prelevare dei campioni e poi tornare sulla Terra.[2] Se la missione riesce questa sarà la prima volta che riusciremo a fare un viaggio di andata e ritorno verso e da un asteroide. Bennu è una divinità egizia rappresentata sotto forma di un airone (l’immagine dell’uccello o dell’uovo si trova in tutte le cosmogonie del mondo e rappresenta l’origine e il mistero dell’essere, cioè della creazione, dato che nell’uovo l’essere si sviluppa in apparenza senza l’intervento di forze esterne e quando esce dal guscio pienamente formato l’intero processo ci appare come un miracolo). A Helipolis era identificato con la Fenice, e secondo la leggenda questo volatile sorse dalle fiamme di un albero sacro cantando divinamente e così facendo incantò Ra, dio Sole di Eliopoli. Il veicolo spaziale che deve visitare l’asteroide Bennu si chiama OSIRIS-Rex: Osiris in italiano è Osiride, uno dei più importati dèi egizi, rappresentante il principio generatore maschile della natura. Quindi OSIRIS è il dio Osiride, mentre Rex in latino è re. Questa missione del 2016 della NASA si chiama perciò “Re Osiride” (Osiride-Re), il re degli dèi.

Pochi sanno che uno degli scienziati più importanti della missione Apollo 11 (1969)[3], il quale aiutò la NASA a decidere dove far approdare la navicella spaziale, era uniu-1 americano di origini egiziane. Il suo nome è Farooq El-Baaz, nato il 2 gennaio 1938 a Zagazig (Governatorato di Sharqiyya). El-Baaz prestò servizio presso la NASA dal 1967 al 1972. Ciò potrebbe far pensare che i nomi di divinità egizie furono una sua idea. Lo stemma della missione Apollo 11 è costituito da una grande A al centro e dalla scritta “Apollo NASA,” ma quella grande A posta al centro non sta per “Apollo” ma piuttosto per Asar, il dio Osiride per i Greci. L’astronauta Aldrin a 5 miglia (poco più di 8 chilometri) dal punto di atterraggio sulla Luna prese l’eucarestia, ma questo evento non fu pubblicizzato dalla NASA. L’eucarestia è un rituale che nacque molto prima dell’era cristiana: al tempo dell’Antico Egitto era infatti un tributo ad Osiride.

Più precisamente Aldrin fece la comunione quando l’astronave si trovava sotto la stella Sirio, ovvero la stella di Isis, Iside, dea egizia della maternità e della fertilità, sorella e consorte di Osiride e madre di Horus. Secondo la Dottrina Segreta l’unione di Osiride e Iside, che produce Horus, rappresenta l’Idea del Mondo che diviene manifesta, e la NASA utilizza ricorrentemente i nomi di questi dèi così importanti che simboleggiano la nascita della Creazione.

Secondo la stampa mainstream Aldrin è un fervente presbiteriano che volle per questo motivo ricevere l’eucarestia a pochi chilometri dalla Luna (stranamente quando si trovava in corrispondenza con la stella Sirio).

iu-7Per la tradizione egizia le cerimonie svolte sotto la cintura di Orione danno vita ad un allineamento sacro che permette agli esseri umani di comunicare direttamente con Osiride. Infatti il giorno in cui Apollo 11 arrivò sulla Luna in cielo era presente tale allineamento. E se la famosa citazione di Neil Armstrong: “un piccolo passo per un uomo, un grande passo l’umanità” si riferiva non alla prima esplorazione della Luna da parte di due astronauti ma a qualcosa di grande che deve ancora venire?

Un altro esempio è quello della cometa periodica[4] 67P/Churyumov-Gerasimenko o Cometa Churyumov-Gerasimenko, che è stata suddivisa in 26 parti, ciascuna delle quali porta il nome di una divinità egizia: Ma’at, Seth, Aten, Anubis, Serqet, Khepry, Apis, Anhur, Neith, Ash, Hatmehit, Hapi, Maftet, Hathor, Aker, Khonsu, Geb, Wosret, Babi, Nut, Imhotep, Bastet, Anuket, Atum, Bes e Sobek.

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nodo piano.

Un’altra curiosa coincidenza è che quando fu realizzato il rover Curiosity (mandato su Marte) i cavi all’interno della macchina vennero allacciati con dei nodi piani: il nodo piano è stato inventato proprio dagli antichi egizi!

L’astronave della missione Apollo 16 fu chiamata Orion in onore della costellazione Orione, e uno dei missili usati dalla NASA porta il nome della dea greca Hera (Era). Ricordiamo inoltre che 38 delle costellazioni che vediamo in cielo furono identificate dagli antichi egizi, e da loro derivano i nomi che ancora oggi vi abbiamo associato.

Secondo alcuni i nomi di divinità egizie dati ad asteroidi e navicelle spaziali derivano dagli scienziati nazisti che vennero assunti dal governo americano verso la fine della Seconda Guerra Mondiale, infatti si pensa che i nazisti e Hitler stesso praticassero l’occultismo. Alcune voci riportano che il Presidente Ronald Reagan era un appassionato studioso di occultismo, come anche i suoi collaboratori più stretti.

Oltre a dedicare diversi macchinari e asteroidi agli dèi egizi la NASA sembra non solo credere in queste divinità ma anche essere legata alla Massoneria. Per esempio la navicella della missione STS-96 del 1999 venne lanciata sotto il segno della stella Sirio precisamente a 33° e 33 minuti. Sirio, come controparte di Iside, si venne a trovare sopra la testa della navicella; Sirio è anche conosciuta come la “Stella del Cane,” ed è definita la stella più luminosa del firmamento, inoltre ad essa è legato il mistero del popolo dei Dogon, il quale ha conoscenze molto avanzate su questa stella benché non possegga nessun telescopio. Per i Dogon esistono due compagne di Sirio (ci sono Sirio A, Sirio B e Sirio C). Invece 33 è il più alto grado della Massoneria di Rito Scozzese antico ed accettato, che viene chiamato “sovrano grande ispettore generale”. Sembra che Buzz Aldrin fosse un Massone di trentatreesimo grado al tempo dell’Apollo 11.

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NOTE PRIMA PARTE:

[1] Dato che si dà molta importanza ai segreti massonici e si rimane spesso bloccati su questo punto mi ha fatta sorridere l’affermazione di H. P. Blavatsky, secondo la quale “i “segreti massonici” sono “il segreto di Pulcinella,”” cioè non sono poi così segreti e sono sotto gli occhi di tutti.


[2] La missione OSIRIS-Rex (Origins Spectral Interpretation Resource Identification Security Regolith Explorer) è una missione spaziale della NASA per l’esplorazione degli asteroidi lanciata il 9 settembre 2016 e ancora in corso (si prevede che durerà 7 anni). Fonte: Wikipedia, OSIRIS-REx, modificata per l’ultima volta il 21 giugno 2019 alle 18:21, it.wikipedia.org: https://it.wikipedia.org/wiki/OSIRIS-REx.


[3] Si tratta della famosa missione che portò i primi uomini sulla Luna, ovvero Neil Armstrong e Buzz Aldrin.


[4] Una cometa periodica è chiamata in questo modo perché ha un periodo orbitale inferiore ai 200 anni o in certi casi si tratta semplicemente di una cometa dotata di una certa periodicità. Fonte: Wikipedia, Cometa periodica, modificata per l’ultima volta il 2 luglio 2019 alle 09:29, it.wikipedia.org: https://it.wikipedia.org/wiki/Cometa_periodica.


TIHUANACO (PALENQUE), ELIOPOLI, BAALBEK, PUMA PUNKU, CHICHEN ITZA E IL TEOTIHUACAN: PROVE DELL’ESISTENZA DI UN’ANTICA STAZIONE SPAZIALE (?)

Le iscrizioni che sono state trovate a Palenque, sito archeologico maya, sono in verità la descrizione di una navicella spaziale. Stiamo parlando di quello che è stato definito il “sarcofago del re Pakal” sul quale è raffigurato Pakal stesso che lascia la Terra a bordo di un misterioso “carro”.

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Il “sarcofago di re Pakal”.

Nei vari punti del Pianeta sono poi stati rinvenuti altissimi obelischi e pietre enormi verticali posizionate in modo da allinearsi con alcune costellazioni dello zodiaco e che probabilmente erano utilizzati per convogliare le energie cosmiche sulla Terra; curiosamente sulle lune di Marte sono visibili obelischi e pietre simili. Ciò porta a pensare ad un’antica rete energetica creata sulla Terra e su Marte che è andata perduta, ma della quale restano dei segni che ne testimoniano l’esistenza.

Presso Eliopoli[5] anticamente si trovavano ben 48 enormi obelischi, che sono poi stati Izraelio-istorija-mano-kompasasportati via e collocati in varie città del mondo, probabilmente per tentare di far fluire nuovamente le energie cosmiche come ai tempi antichi. Un esempio celebre è quello dell’obelisco che si trova a Roma, in piazza San Pietro, alto 25 metri e mezzo, che secondo Plinio sarebbe proprio uno dei 48 obelischi di Heliopolis. Piazza San Pietro è di forma circolare e secondo l’autore dei video del canale YouTube americano Light Up the Dark il cerchio è il simbolo degli Annunaki.[6]

È ormai evidente che le grandiose costruzioni lasciateci dagli antichi sono state

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I megaliti di Baalbek.

realizzate per mezzo di una tecnologia che abbiamo perso o che viene tenuta segreta, e che al tempo esisteva una fonte di energia naturale, probabilmente presa dal cosmo. Oltre a ciò nei testi antichi è documentato l’uso di obelischi giganti (dello stesso tipo di quelli che si trovano presso Baalbek) come da piste di atterraggio e decollo per le navicelle spaziali. Queste meraviglie tecnologiche risalgono al tempo che i Greci chiamavano “l’età dell’Oro,” ritenuta un semplice mito fino a poco tempo fa, mentre oggi i reperti archeologici che continuiamo a rinvenire ci portano a pensare che sia esistita veramente. Siti come Baalbek e Puma Punku, che non sono gli unici di questo

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Puma Punku. 

tipo, sono dei misteri viventi e gli antichi ci dicono che furono costruiti dagli “dèi”. Forse questi “dèi,” una civiltà avanzata del passato, quando finì l’epoca d’oro se ne andarono dalla Terra e portarono con sé i propri attrezzi da lavoro? Questi posti non erano dei semplici luoghi di culto, ma addirittura le sedi di un qualche progetto spaziale avanzato di quelle antiche civiltà: Puma Punku fungeva da centro di controllo mentre Baalbek era l’area di atterraggio.

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Puma Punku.

Gli enormi buchi che si trovano a Chichen Itza non sono fenomeni naturali, ma sono stati creati per uno scopo specifico. I luoghi ormai in disuso utilizzati in passato dalla NASA per lanciare sonde spaziali presentano una struttura molto simile a quelli di questi antichi siti archeologici.

Nella regione di Teotihuacan è stato rinvenuto del mercurio liquido sotto i monumenti. Il mercurio è un buon conduttore di elettricità ed è indispensabile per la fabbricazione di aerei. Tale sostanza trova impiego solo presso civiltà tecnologicamente avanzate, e probabilmente venne ereditata da quelle successive quando le prime lasciarono la Terra. Stiamo parlando degli “dèi”.

Se il mercurio viene posto in un vortice e lo si elettrolizza si ottiene la famosa tecnologia antigravitazionale. Quindi è probabile che Teotihuacan fosse un antico posto di comando di una stazione spaziale.

Se è vero che ogni 20.000 anni circa avviene un cataclisma di proporzioni globali sulla

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Teotihuacan.

Terra allora ha senso pensare che la civiltà evoluta che ha costruito queste meraviglie abbia usato tali siti per dirigersi verso altri Pianeti abitabili e colonizzarli. Ed è questa credenza che porta la NASA, la Tesla[7] e altre organizzazioni simili a voler esplorare Marte…già esistono dei progetti di colonizzazione del pianeta rosso! Chi andrà via dal Pianeta porterà con sé anche le sue conoscenze…eppure qualcuno di noi sembra essere riuscito a rinvenire le conoscenze di questi misteriosi popoli e le sta utilizzando in segreto!

Ma…siamo sicuri che la Terra verrà distrutta e che dovremo colonizzare altri Pianeti???

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I grandi “buchi” a Chichen Itza.

NOTE SECONDA PARTE:

[5] Eliopoli o Heliopolis è la città del Sole, situata nei pressi del Nilo a quasi 10 chilometri dal Cairo, è chiamata così perché un tempo era il centro del culto del dio Sole, originariamente dedicata a Atum – dio del sole calante – poi considerato come una manifestazione del dio Sole Ra. Il nome originale della città è Per-Ra, ovvero città di Ra, a noi giunta nella traduzione greca Heliopolis, città del sole. Sembra che fu costruita nel 2900 a.C. (Fonte: Aton-Ra antico Egitto – storia della civiltà egizia, Eliopoli la città del Sole, Aton-Ra, 2019, aton-ra.com: https://www.aton-ra.com/egitto/localita-egitto/38-localita-egitto/448-eliopoli-la-citta-del-sole.html).


[6] Non sono riuscita a trovare nessuna informazione riguardo la simbologia del cerchio connessa agli Annunaki, eccetto la stella a 8 punte e il pentagramma. È la prima volta che sento parlare della presenza degli Annunaki in Vaticano e specificatamente in piazza San Pietro, ma siccome ho trovato questa teoria affascinante ho deciso di includerla

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Mitra papale.

nell’articolo. Tuttavia ho trovato una connessione tra l’abbigliamento del Papa e gli Annunaki: la mitra papale (cappello particolare indossato dal Papa durante le celebrazioni liturgiche) vista lateralmente è una testa di pesce con la bocca aperta. Tale copricapo era indossato dai sacerdoti Dagon (il culto di Dagon, il “dio pesce” dei sumeri e dei babilonesi, praticato dalla Palestina alla Mesopotamia e presso i Filistei. (Fonte: Fr. Eliseo Bonanno, Sacerdoti di Dagon, Sana Dottrina,  16 dicembre 2015, sanadottrina.it:  http://www.sanadottrina.it/wps/sacerdoti-di-dagon/)), che veneravano questo dio raffigurato come un pesce perché egli aveva portato grandi conoscenze al popolo: matematica, geometria e molto altro. Tale divinità sarebbe Ea o Enki, il quale atterrò con la sua navicella spaziale sull’acqua e poi stabilì il primo insediamento di Annunaki sulla Terra.  Fonte: Anonimo, Il più oscuro segreto del Vaticano, Falso Tracciato – e se le cose non fossero come sembrano?, 26 aprile 2013, falsotracciato.blogspot.com: https://falsotracciato.blogspot.com/2013/04/il-piu-oscuro-segreto-del-vaticano.html. Inoltre il mitra simboleggia anche l’Era dei Pesci.


[7] La Tesla Motors, oggi Tesla,Inc., è un’azienda che produce veicoli elettrici, pannelli fotovoltaici e altri sistemi ecologici per produrre energia; fu fondata il 1° luglio 2003 a Delaware (U.S.A.) da Martin Eberhard e Marc Tarpenning, successivamente si unì a loro il famoso Elon Musk (Fonte: Wikipedia, Tesla (azienda), modificata per l’ultima volta il 29 set 2019 alle 14:01, it.wikipedia.org: https://it.wikipedia.org/wiki/Tesla_(azienda). Quest’ultimo ha annunciato che la Tesla è interessata alla colonizzazione di Marte, tanto che nel febbraio del 2018 è stata lanciata nello spazio un’automobile Tesla color rosso ciliegia che secondo i piani dovrebbe raggiungere il pianeta rosso. Musk ha dei progetti molto ambiziosi sulla colonizzazione di Marte (e poi da qui si procederà a colonizzare altri pianeti), tanto da far dire ad alcuni che è in competizione con la NASA. Musk pensa di riuscire a mandare il primo equipaggio di umani su Marte entro il 2024. Eppure, a dispetto del suo nome, sembra che la Tesla non abbia molto in comune con le idee e i valori del vero Nikola Tesla!


BIBLIOGRAFIA

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