“Trasmissione del pensiero” – cosa accade quando si hanno intenzioni malevole – dagli scritti di Neville Goddard

“Il soggetto non è in grado di resistere alle tue idee soggettive e intenzionali riguardo lui / lei, a meno che lo stato nel quale lo vuoi vedere è uno stato che lui / lei stessa non augurerebbe mai a nessun altro. In tal caso – ossia se vuoi che l’altro cada in uno stato dell’essere poco desiderabile – ciò che hai augurato a lui / lei, torna indietro a te, e diventerà il TUO stato. Quindi se ciò che vuoi per un altro è qualcosa di positivo, la manifestazione finale seguirà solo se tu che invii il pensiero sei ben centrato,[1] e non dipende assolutamente dal ricevente. Le persone che si trovano nella tua realtà possono essere paragonate agli aghi di una bussola sul loro perno: è indifferente per loro la direzione verso la quale le vuoi dirigere [si devono per forza conformare alle tue aspettative, non hanno scelta, è così che funziona questa realtà, N.d.T.]. Ma se la tua idea è negativa e non viene soggettivamente accettata da colui al quale la vuoi trasmettere, essa torna a te […].

Non può accaderci nulla che non sia già parte della nostra natura. Qualcuno che invia un’intenzione malvagia verso un altro, verrà danneggiato da questa sua stessa intenzione se l’altro non la accetta al livello inconscio. “Come semini, così raccogli” […].” [2].

EIYPO (Everyone is You Pushed Out – gli altri sono i tuoi pensieri “spinti fuori”) viene qui spiegato per mezzo della trasmissione subconscia delle idee, come fa Joseph Murphy. Tuttavia questo è solo un modo per spiegare cosa avviene secondo la nostra prospettiva quando stiamo ricreando un’altra persona, visto che il mondo esterno esiste solo nella nostra mente, e quindi è come un sogno ad occhi aperti che può essere modificato a nostro piacimento. Tanti spiegano il processo come se si trattasse di “trasmissione del pensiero”, tuttavia il funzionamento della realtà resta un mistero, per ora sappiamo solo come possiamo mutarla, ma non conosciamo i “meccanismi” che si nascondono dietro.

Quindi non è sbagliato parlare di trasmissione del pensiero, tuttavia questa è solo una nostra interpretazione del processo.

Come già detto in video precedenti, quando qualcuno ci aggredisce o si comporta in modo sgradevole nei nostri confronti, dobbiamo risalire alla convinzione inconscia che ha provocato tale reazione:

  • credo che sia normale essere costantemente giudicato dagli altri, o magari sono io stesso che, avendo un’immagine pessima di me (self- concept), mi giudico continuamente e gli altri riflettono solo questo fatto?
  • Sono inconsciamente convinto che se raggiungo il successo è normale essere preso di mira dagli altri?
  • Mi preoccupo troppo di cosa pensano gli altri di me?
  • Mi sento insicuro e magari non ne sono nemmeno cosciente?

Ciò non scusa il comportamento aggressivo dell’altro, dovrò comunque mettere dei paletti e farmi rispettare, tuttavia allo stesso tempo occorre andare alla radice del problema e cambiare le programmazioni negative.

Non dovete usare EIYPO né come scusa per abusare degli altri, né come scusa per accettare di essere trattati da zerbini. Mentre riprogrammo la mia mente, devo comunque farmi rispettare. Non serve a nulla litigare, urlare e discutere, basta semplicemente togliersi dalla situazione sgradita, e se necessario prendere le distanze.

Come ho detto a diversi di voi nei commenti che mi avete lasciato, riuscite a comprendere EIYPO solo mettendo questi insegnamenti in pratica, usando la riprogrammazione mentale, il che vi porta inevitabilmente a creare un’immagine diversa di voi stessi: allora il mondo esterno inizierà, seppure all’inizio in modo quasi impercettibile e affatto costante, a riflettere questo vostro cambiamento. Anche le persone con le quali non siete in contatto  e che si trovano a grandi distanze geografiche da voi avvertono la vostra trasformazione interiore e iniziano a vedervi diversamente, seppure accade tutto al livello inconscio. I risultati diventano ben visibili e permanenti solo quando risiedete in modo permanente nel nuovo stato dell’essere, dunque se siete ancora a metà fra la vecchia e la nuova identità, non potete aspettarvi che il mondo esterno rifletta pienamente le vostre nuove convinzioni.

In questo passo Goddard intende che gli altri possono rifiutare in modo inconscio pensieri malvagi, per esempio se qualcuno li maledice. Allo stesso modo se voglio manipolare un altro, fargli fare tutto ciò che voglio io come se fosse di mia proprietà, questa mia cattiva intenzione non verrà accolta in modo favorevole, o anche se io riuscissi per un periodo ad ottenere il controllo di un altro, prima o poi accadrà qualcosa che romperà l’incantesimo – ad esempio l’altro potrebbe risvegliarsi di colpo e andarsene via.

Dunque il problema non si pone se sto manifestando o ricreando qualcuno con l’intenzione di amare e di essere amato, insomma per creare una realtà felice e armoniosa. Ad esempio se voglio avere una relazione sentimentale duratura e appagante con una persona specifica, sto esprimendo un’intenzione positiva, e quindi l’altro la accoglierà senza dubbi.

Ma se voglio attrarre quel qualcuno per poi trattarlo male, spezzargli il cuore, rovinargli la vita, vendicarmi di qualcosa, e così via, sono votato al fallimento e manifesterò dolore, rovina e devastazione per me e per l’altra persona.

In sintesi: SE LA TUA INTENZIONE È POSITIVA, NON TI FAR VENIRE DUBBI!


Note:

[1] Questo significa che se ti fai assalire dai dubbi e non disciplini i pensieri come sto spiegando in questa serie di video, la manifestazione non può avvenire poiché ancora mantieni in vita la vecchia visione della tua realtà.

[2] PRAYER – THE ART OF BELIEVING, chapter 5, LAW OF THOUGHT TRANSMISSION

The subject has no power to resist your controlled subjective ideas of him unless the state affirmed by you to be true of him is a state he is incapable of wishing as true of another. In that case it returns to you, the sender, and will realize itself in you. Provided the idea is acceptable, success depends entirely on the operator not upon the subject who, like compass needles on their pivots, are quite indifferent as to what direction you choose to give them. If your fixed idea is not subjectively accepted by the one toward whom it is directed, it rebounds to you from whom it came […] Nothing befalls us that is not of the nature of ourselves. A person who directs a malicious thought to another will be injured by its rebound if he fails to get subconscious acceptance of the other. “As ye sow, so shall ye reap.” […].


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