
Continua il nostro appuntamento con gli 8 volumi dell’edizione italiana de La Dottrina Segreta di Helena Petrovna Blavatsky!
Venerdì 10 luglio alle ore 17:00 si è tenuta la diretta YouTube sul 7° volume di quest’opera monumentale, la prima parte del 3° volume pubblicato postumo da Annie Besant, che è stato incluso nell’edizione italiana (corrispondente ai volumi 7 e 8). Questo volume aggiuntivo racchiude i manoscritti ritrovati dopo la morte della Blavatsky, la quale aveva espresso l’intenzione di ampliare ulteriormente La Dottrina Segreta, ma non fece in tempo a realizzare tale progetto.
In questa pagina trovate il materiale.
Grazie a tutti voi che mi seguite e che mi state lasciando tante belle testimonianze su queste dirette!
Appunti:
BUDDHISMO DEI GELUGPA: anche chiamata “Dge lugs pa”, è una setta riformata del Lamaismo o Buddhismo tibetano (“Lama” è il nome dei monaci o maestri spirituali tibetani, ovvero un “guru”, un “essere con qualità straordinarie” e maestro di Dharma, da cui il termine “lamaismo”), anche chiamata “Scuola Gialla” a causa del berretto che i monaci tibetani indossano per distinguersi dalle sette rosse. Il Buddhismo Gelugpa venne fondato alla fine del XIV secolo da uno dei personaggi più importanti del Buddhismo tibetano, bLo bzangras pa alias Tsong Khapa, il quale ordinò ai monaci di osservare il celibato e una rigorosa disciplina. Con la riforma di Tsong Khapa si tornò all’idea tradizionale del Bodhisattva, e per tale ragione il Dalai Lama – che è considerato l’incarnazione del Bodhisattva (esseri umani che pur avendo raggiunto l’illuminazione rinunciano al Nirvana per assistere l’umanità guidandola verso l’illuminazione) – assunse maggiore importanza .
Inoltre con la riforma di Tsong Khapa i monasteri assunsero un ruolo centrale, così tra il 1409 e il 1419 vennero eretti 3 monasteri nei pressi di Lhasa (Ganden, Drepung e Sera). Dal 1578 i Dalai Lama e i Panchen Lama (manifestazione terrena del Buddha Amitābha; inoltre “Pan Chen” significa “erudito”. Questo titolo viene conferito ad un monaco che ha conseguito 3 anni, 3 mesi e 3 giorni di ritiro in solitudine, oppure ad un praticante avanzato di Tantra, il quale è divenuto un insegnante. Per cui il Panchen Lama è un maestro particolarmente erudito) risiedono a Drepung.
Dopo aver ottenuto il controllo del Tibet grazie all’aiuto del mongolo Guushi Khan, nel 1642 i Gelugpa assunsero anche il potere temporale di questa nazione, regnando fino all’invasione cinese, avvenuta nel 1950. Nel 1959, durante l’insurrezione di Lhasa (rivolta contro l’occupazione militare cinese che coinvolse sia l’intera popolazione di Lhasa che i monaci; i cinesi risposero uccidendo brutalmente 87.000 tibetani), il Dalai Lama fuggì in India, dove stabilì un governo tibetano in esilio.
FONTE: TRECCANI, GELUGPA, http://www.treccani.it/enciclopedia/gelugpa_%28Dizionario-di-Storia%29/
SAPTARISHI: “Rishi” o “Rsi” significa “poeti ispirati”, per la tradizione vedica sono i figli di Brahma, scaturiti dalla mente di questo creatore. I 7 Rishi sono rappresentati in cielo dalle 7 stelle dell’Orsa Maggiore. I Rishi cambiano durante ciascun grande ciclo o Manvantara, e quelli attuali sono Atri, Bhru, Kutsa, Gautama Maharishi, Kasyapa e Angirasa. Sono anche chiamati “Saptarishi” e ciascuno di loro ha diversi figli.
I Rishi hanno qualità particolari:
- Vivono molto più a lungo degli esseri umani.
- Sono chiamati “Mantra-Drashta” = ricevitori / coloro che vedono i Mantra. Come una “radio” sono capaci di sintonizzare le loro menti per ricevere determinati Mantra. Possono vedere qualsiasi cosa a lunghe distanze. Inoltre vedono il presente, il passato e il futuro, dato che è stato già tutto registrato nella matrice universale.
- Sono quasi come gli dèi e ne hanno tutte le qualità, anche se non le usano a beneficio di sè stessi.
- Hanno un alto status sociale: sono esseri virtuosi e infinitamente colti dato che sono ben versati nella tradizione vedica.
- Sono coerenti con ciò che predicano. Possiedono quindi la “Tri Karana Suddhi” = unità di pensiero, parola e azione (coerenza).
- Hanno la Visione Divina, e ciò permette loro di elevare la società perché vedono le potenzialità insite nell’essere umano.
- La razza umana procede da questi 7 Rishi, per cui ciascuno di essi è a capo di un clan.
(Nota che il numero 7 è sacro e ricorre molte volte anche in queste definizioni: i 7 rishi hanno 7 qualità particolari).
Ci sono molti tipi diversi di Rishi / Rsi, la differenza sta nel modo in cui sono diventati Profeti Veggenti o Rishi.
FONTE: TAMILANDVEDAS.COM, “WHO IS A RISHI? HOW MANY TYPES OF RISHIS?”, Research Paper by London Swaminathan, Article No 1339, 10th October 2014: https://tamilandvedas.com/2014/10/10/who-is-a-rishi-how-many-types-of-rishis/ (mia traduzione).
ATHARVAVEDA: è una raccolta di testi religiosi dell’India Antica. Il suo titolo significa “Il Veda degli Atharvan” = La Scienza delle Formule Magiche. Comprende 731 inni e 6000 versi suddivisi in 20 libri. Venne scritto dopo il Rigveda ed è evidente che l’Atharvaveda che conosciamo non sia altro che un rimaneggiamento in senso brahmanico di un testo antichissimo che non ci è pervenuto. Il carattere magico di questa opera la fece considerare come un libro a sé, distinto dagli altri Veda, e per questo non è mai stato veramente riconosciuto come testo canonico.
FONTE: TRECCANI, ATHARVAVEDA, http://www.treccani.it/enciclopedia/atharvaveda_(Enciclopedia-Italiana)/
OM MANI PADME HUM: mantra dell’amore e della compassione molto conosciuto.
OM TARE TUTTARE TURE SOHA (Soha si pronuncia svaha): mantra di Tara Verde, considerata la Madre dei Buddha. Ci aiuta a liberarci dalla sofferenza e a realizzare i nostri desideri del cuore.
OM A RA PA CA NA DHID: mantra del Bodhisattva Manjushri, il quale rapprsenta la Saggezza. Manjushri è raffigurato con una spada – in grado di dissolvere le illusioni- nella mano destra, mentre nella mano sinistra tiene il gambo di un fiore di loto, nella cui corolla è racchiuso un libro, il Prajnaparamita o Perfezione della Saggezza Trascendente, ovvero la perfezione nell’interpretare la Realtà (senza veli o illusioni).

– notare la spada nella mano destra e il loto con il libro custodito tra i petali nella mano sinistra.
FONTE: WWW.WILDMIND.ORG, MANJUSHRI MANTRA, https://www.wildmind.org/mantras/figures/manjushri (mia traduzione).