CHE COS’È VERAMENTE IL “LIBERO ARBITRIO”? – NEVILLE GODDARD / “Legge di Assunzione”

TRATTO DAL CAPITOLO 21 DE Il Potere della Consapevolezza

Il presente articolo è una mia traduzione dell’estratto del libro di Goddard pubblicato sul sito web thepowerofawareness.org.

Sto affrontando in modo più chiaro ed esaustivo possibile questo argomento nella serie di video sulla riprogrammazione dell’inconscio. 

Viene spesso posta la seguente domanda: “Cosa bisogna fare nel periodo intermedio fra quando si è radicata la convinzione di aver già realizzato il proprio intento e la sua manifestazione nel mondo esterno?”

La risposta è che non si deve fare assolutamente nulla, eccetto assicurarsi di trovarsi nello stato dell’essere del desiderio già realizzato [ossia sentirsi come se il desiderio si fosse già materializzato, N.d.T.]. Infatti chi crede di poter fare qualcosa per realizzare i propri desideri sta illudendo sé stesso.

Credi di poter far qualcosa e vuoi fare qualcosa, ma in verità non puoi fare nulla. L’illusione che il nostro libero arbitrio ci dia la capacità di fare qualcosa è dovuta all’ignoranza della legge dell’assunzione [o della convinzione], sulla quale si basa ogni azione. Tutto accade autonomamente. Tutto ciò che ti succede, tutto ciò che fai, accade senza che tu lo possa controllare.

Le tue convinzioni, siano esse consce o inconsce, portano a compimento ogni pensiero e azione.

Comprendere la legge dell’assunzione ed essere convinti della sua veridicità significa disfarsi una volta per tutte dell’illusione di essere liberi di agire come si vuole. Infatti il termine Libero Arbitrio significa solamente avere la libertà di selezionare le idee che preferisci. Convincersi che tale idea sia già un fatto concreto e reale, significa convertirla in realtà. Ma oltre questa capacità di scegliere i nostri pensieri, non esiste nessun’altra forma di libertà, e gli eventi si devono svolgere in armonia con il pensiero nel quale abbiamo deciso di credere.

“Non posso da me stesso fare nulla: come odo, giudico: e il mio giudizio è giusto; perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.” – Giovanni 5:30.

In questa citazione il nome Padre[1] si riferisce a Dio. In un capitolo precedente [del libro di Goddard, N.d.T.], Dio viene definito “IO SONO”.

Dato che la creazione è già completa, il Padre non è mai nella posizione di dire “Io sarò”. In altre parole tutto esiste già, e la coscienza dell’IO SONO può parlare solo usando il tempo presente.

Non la mia volontà, ma la tua sia fatta” – Luca 22,39-46.

Infatti “Io sarò” significherebbe “Io non sono”. La Volontà del Padre è sempre “IO SONO”.

Fino a che non capisci di essere tu stesso il Padre (esiste solo un IO SONO, e il tuo sé infinito è questo IO SONO), la tua volontà rimarrà sempre “Io sarò”.

Nella legge dell’assunzione la tua coscienza è la Volontà del Padre. Il puro e semplice desiderio privo di tale coscienza è la “mia volontà”. Questa magnifica citazione, così poco compresa, è la perfetta esposizione della legge dell’assunzione.

È impossibile fare qualsiasi cosa – per poter fare devi per forza ESSERE.

Se solo tu avessi una concezione diversa di te, sarebbe tutto differente.

Tu sei ciò che sei, dunque tutto è come dovrebbe essere.

Gli eventi che vedi accadere davanti a te sono determinati dalla concezione che hai di te stesso.

Se cambi la tua concezione di te, allora gli eventi che devono ancora accadere vengono anch’essi mutati, e, così trasformati, andranno a formare una diversa sequenza deterministica degli eventi, a partire dal momento in cui hai alterato la tua immagine di te stesso. Tu sei un essere dotato della capacità di alterare il corso degli eventi, il che ti permette di mutare ciò che accade nel mondo esterno semplicemente cambiando te stesso – in questo modo modifichi letteralmente il tuo futuro.

Devi dunque negare ciò che ti mostrano i 5 sensi e sentirti come se il tuo desiderio si fosse già realizzato.

Nella misura in cui la tua convinzione è creativa e genera un’atmosfera, se essa è nobile [positiva, costruttiva, N.d.T.], aumenta la tua fiducia e ti permette di raggiungere uno stato dell’essere più elevato. Se, al contrario, la tua convinzione è di natura distruttiva, incontrerai moltissimi ostacoli e sprofonderai in stati dell’essere via via più bassi. Allo stesso modo in cui le convinzioni positive creano un’atmosfera armoniosa, le emozioni distruttive e piene di odio verso gli altri creano un’atmosfera piena di difficoltà e odio.

“In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri.” – Lettere di San Paolo – Lettera ai Filippesi, 4:8.

Ciò significa che devi coltivare convinzioni nobili, elevate, positive e felici. Non c’è momento migliore per iniziare di quello presente. Il momento presente è sempre quello più opportuno per eliminare tutti i pensieri distruttivi e concentrarsi solo su quelli più positivi.

Così come lo auguri a te stesso, chiedi sempre che anche gli altri scoprano questa Eredità Divina [la capacità di creare la propria realtà tramite la disciplina mentale, che permette di creare convinzioni positive per mezzo della ripetizione costante dei pensieri, N.d.T.]

Vedi sempre il lato positivo di tutto e di tutti, influenza positivamente il tuo prossimo esortandolo a sviluppare i suoi lati positivi, e così diverrai il suo profeta e il suo guaritore, visto che ogni convinzione elevata viene sempre realizzata [in sostanza sta esortando a coltivare pensieri, e quindi convinzioni positive, poiché queste creano pace e armonia per sé e per gli altri, sono favorite dal Divino e si manifestano più rapidamente, N.d.T.].

Tramite il potere della convinzione ottieni molto di più che usando la forza.

Una convinzione è un movimento della coscienza. Questo moto, come ogni altro movimento, esercita un’influenza sulla sostanza che vi si trova attorno, facendo sì che essa [la sostanza] prenda la forma, faccia da “eco”, e rifletta la convinzione stessa. Un ribaltamento delle sorti è una nuova direzione, una nuova prospettiva nella disposizione di questa stessa Mente-Coscienza-Sostanza.

Se desideri cambiare la tua vita, devi andare alla radice e cambiare l’immagine che hai di te stesso.

“Desiderare uno stato dell’essere significa farlo proprio.” – Neville Goddard. 

Il cambiamento che operiamo agendo invece sul mondo esterno, per esempio divenendo parte di una determinata organizzazione / movimenti politici o religiosi, non è abbastanza. Il mondo esterno NON si cambia agendo con la forza, ma solo andando alla radice, al pensiero e quindi alla convinzione, che è l’unica cosa che crea, plasma, la realtà esterna. Dunque il cambiamento deve partire da te, mutando l’immagine che hai di stesso.

Devi convincerti di essere già come vorresti essere, e continuare a persistere in tale convinzione, poiché per convincerti di qualcosa non hai affatto bisogno che esista già una tale realtà, quindi se continui a coltivarla, sentendoti come se fosse già tangibile, questa dovrà per forza materializzarsi nel mondo esterno.

Quando hai capito veramente che le convinzioni, se coltivate non importa cosa accade nella realtà esterna, si concretizzano sempre e inevitabilmente, allora eventi che all’occhio dell’uomo non iniziato sembrano essere solamente delle coincidenze, a te sembreranno le conseguenze logiche e inevitabili della tua stessa convinzione.

La cosa importante da tenere sempre a mente è che sei dotato di un libro arbitrio illimitato quando si tratta di scegliere quali convinzioni coltivare, ma nessuna libertà nel determinare tramite quali circostanze esse si manifesteranno.

Di tuo non sei in grado di creare nulla, ma la tua convinzione determina quale porzione della creazione sperimenterai.


Nota:

[1] Come teosofa per me il Padre è il Sé Divino che opera tramite di noi, la Divinità Personale, una scintilla dell’Assoluto. Il Sé Divino agisce tramite l’inconscio o subconscio. In sostanza il senso è lo stesso, cambiano solo i termini.


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.