NEVILLE GODDARD: “L’unico Dio è il tuo Vero Sé, non esiste altro potere all’infuori di te”.

Tratto da: The Power of Unlimited Imagination, Neville Goddard, De Vorss Publications, Camarillo, California, 2015.

(transcribed by Margaret Ruth Broome).

Il potere dell’Immaginazione Illimitata.

Questo libro è nato grazie all’interessamento di Margaret Ruth Broome (un’allieva di Goddard), ed è la raccolta delle trascrizioni di alcune delle conferenze tenute da Neville Goddard a San Francisco nel 1952.

Tradotto da me.



INTERPRETAZIONE / SPIEGAZIONE NEL VIDEO!

DAL CAPITOLO 3:

Possano i tuoi sogni essere tutti sogni elevati. 

Presta attenzione ai tuoi pensieri e disciplinali, in modo che essi fluiscano dallo stato del desiderio realizzato, poiché non ti sei veramente “svegliato” fintanto che il tuo sé esteriore non è diventato tranquillo, e il tuo sé interiore dinamico. 

Non invidiare la fortuna di un altro,

piuttosto appropriati della tua fortuna. 

Dà a te stesso il tuo pane quotidiano, dandoti l’opportunità di ricordare chi sei veramente!

DAL CAPITOLO 4:

[…]

Matteo ci dice:

8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.

05.07 – Il sermone sul monte: le beatitudini VI (Matteo 8,10).[1]

La parola “puro” qui deriva dalla parola greca Katharos, che significa anche “pulito, chiaro”. Per poter essere “pura”, la mente deve essere liberata di tutte le ostruzioni create dal modo di pensare comune. Il cuore deve invece essere ripulito dalla credenza in un potere secondario. Solo quando riesci a fare tutto questo sarai benedetto, dato che saprai senza ombra di dubbio che l’unico Dio è il tuo Vero Sé.

Non c’è nessun altro potere all’infuori di te. Lo stesso potere che in te crea il buono, è anche quello che crea le cose cattive. Dunque inizia a liberarti in questo stesso momento della convinzione che esistano due poteri, poiché solo quando capirai che tu sei l’unico potere operante della tua realtà, sarai puro di cuore e potrai vedere “Dio”.

L’intero, vasto universo non è altro che la risposta alla coscienza dell’essere umano [ossia, ciò che chiamiamo “universo” o “mondo esterno” non è altro che il riflesso dei nostri pensieri, dunque si trasforma a nostro piacimento e nessuno è in grado di “creare cose” per noi, contro la nostra volontà, a meno che non convinciamo che sia così! N.d.T.]. Se credi che la causa dei tuoi dispiaceri sia l’“Io” di un altro e non il tuo “Io”, allora hai piantato un albero nella tua mente che ostacola la tua vista, e che deve quindi essere sradicato [per consentirti di vedere le cose come sono veramente, N.d.T.].

[…]

Melchizedek, personaggio biblico – immagine presa da: God Running.com (https://godrunning.com/2011/06/05/genesis-14-17-24then-melchizedek-king-of-salem-brought-out-bread-and-wine-he-was-priest-of-god-most-high-and-he-blessed-abram/), Image of Isaiah, David, and Melchizedek via Ted – Creative Commons. 

Quando il tuo cuore diventa puro, diventi membro dell’ordine di Melchizedek. Leggi con attenzione questa storia,[2] e vedrai che quando Abraham massacrò i re (tutti i suoi pensieri negativi), al suo ritorno trovò Melchizedeck, simbolo dell’IO SONO, l’essere che sei veramente.

Impara a disciplinare la tua mente, poiché solo una mente disciplinata è in grado di rimanere nello “stato del desiderio realizzato”. Se ciò che hai immaginato [noi diremmo affermato ed eventualmente visualizzato, N.d.T.] non si è ancora realizzato, ciò è dovuto al fatto che ancora non hai spezzato le catene che ti tengono legato al tuo stato attuale. Devi rompere le tue reazioni meccaniche agli eventi della vita al fine di poter cambiare il corso degli eventi.

L’unico scopo di questi insegnamenti è quello di incoraggiarti a salire lungo la linea verticale della croce. È molto importante che tu apprendi ad osservarti in modo acritico, poiché se non sei cosciente delle tue reazioni automatiche, continuerai a giustificare il tuo comportamento, il che ti farà rimanere nel tuo stato attuale. Se la smetti di lamentarti continuamente del tuo stato attuale, in tal modo riuscirai a fermare i pensieri negativi che ti tengono incatenato al tuo attuale stato di cose, e così potrai abbandonarlo per entrare in uno stato completamente nuovo [e più felice, N.d.T.].

Ci sono tre modi per ripulire la tua mente degli “alberi” del pensiero errato e per permetterti di vedere Dio. E questi tre modi sono: osservazione acritica di te stesso [ricordo sempre il monito di Jung: “Ciò che non si vuole sapere di sé stessi finisce per arrivare all’esterno come un destino.”, N.d.T.], non identificazione [non identificarsi più con la “vecchia storia” che ci stavamo raccontando riguardo la nostra vita. Quindi osservare una rigida “disciplina mentale”, N.d.T.] e sacrificio dello stato attuale nel quale ti trovi [sacrificio dei tuoi vecchi modi di pensare e di comportarti, e di conseguenza anche dei tuoi vecchi modi di vedere la vita e il mondo, N.d.T.].

Altra raffigurazione di Melchizedek, presa da: https://truthsnitch.com/2017/06/01/incredible-mystery-melchizedek/.

L’essere umano tenta di vedere Dio tramite ritratti e altre forme di rappresentazione “sacra”, ma Dio può essere solamente “visto” tramite la presa di coscienza del fatto che ciascuno di noi è Dio, l’unico potere operante della propria realtà. Attraverso l’osservazione acritica di te stesso incontrerai il tuo stato particolare. Se non ti piace il ruolo che il tuo attuale stato ti richiede di recitare, devi smettere di reagire come hai sempre fatto. Fino a che non arrivi al punto in cui smetti di reagire all’attuale stato di cose, non sei abbastanza “puro” da essere Dio. E quando Lo vedi, Lo riconoscerai, poiché tu sarai come Lui, in quanto tu sei Lui [tu e Dio siete la stessa cosa, N.d.T.].

[…]


Note:

[1] Preso da: https://www.lectio.biz/wordpress/index.php/2018/07/23/5-07-le-beatitudini-6-beati-i-puri-di-cuore-matteo-5-3-10/.


[2] 1 Questo Melchisedec, re di Salem[1], era sacerdote del Dio altissimo. Egli andò incontro ad Abraamo, mentre questi ritornava dopo aver sconfitto dei re, e lo benedisse. 2 E Abraamo diede a lui la decima di ogni cosa[2]. Egli è anzitutto, traducendo il suo nome[3], re di giustizia; e poi anche re di Salem, vale a dire re di pace. 3 Senza padre, senza madre, senza genealogia, senza inizio di giorni né fine di vita, reso simile quindi al Figlio di Dio, egli rimane sacerdote in eterno. 4 Pertanto considerate quanto sia grande costui al quale Abraamo, il patriarca, diede la decima del bottino! 5 Ora, tra i figli di Levi, quelli che ricevono il sacerdozio hanno per legge l’ordine di prelevare le decime dal popolo, cioè dai loro fratelli, benché questi siano discendenti di Abraamo. 6 Melchisedec, invece, che non è della loro stirpe, prese la decima da Abraamo e benedisse colui che aveva le promesse! […] – tratto da: Melchisedec, figura emblematica di Cristo (Ebrei 7), Nuova Riveduta, 2006, bibleserver.com: https://www.bibleserver.com/NRS/Ebrei7.


[…] Melkisedek, è una figura emblematica e misteriosa presente nell’Antico testamento, della Tanakh o Bibbia ebraica.

Nella Bibbia è identificato come re del regno di Salem (che si ritiene fosse l’antica Gerusalemme) e come Sacerdote dell’altissimo Elyon; secondo l’esegesi ebraica si tratta di Sem, figlio di Noè […]. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Melchisedec


 

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