Neville Goddard: “Impara a fidarti della luce della tua Coscienza non perdendo mai di vista il tuo obiettivo finale, impedendo così a te stesso di rimanere intrappolato in ciò che i tuoi 5 sensi continuano a mostrarti!”


Tratto da: The Power of Unlimited Imagination, Neville Goddard, De Vorss Publications, Camarillo, California, 2015.

(transcribed by Margaret Ruth Broome).

Il potere dell’Immaginazione Illimitata.

Questo libro è nato grazie all’interessamento di Margaret Ruth Broome (un’allieva di Goddard), ed è la raccolta delle trascrizioni di alcune delle conferenze tenute da Neville Goddard a San Francisco nel 1952.

Tradotto da me.



INTERPRETAZIONE / SPIEGAZIONE NEL VIDEO!

DAL CAPITOLO 5:

Se hai un obiettivo ma non riesci a realizzarlo, hai “peccato”, dato che non sei stato in grado di manifestare il tuo desiderio. Ma se non hai nessun desiderio, sei di conseguenza incapace di peccare. L’uomo virtuoso, tuttavia, essendo cosciente del fatto che ha già realizzato il suo obiettivo, non può peccare.

Nel Libro di Daniele ci viene detto:

“Staccati dal tuo peccato tramite la rettitudine”.

E questo non ha nulla a che fare con le chiese o i rituali, poiché la rettitudine non è altro che la capacità di pensare in modo corretto, costruttivo.

Nel Libro della Genesi viene narrata la storia di Giacobbe, il quale desiderava diventare più ricco. In un sogno, alzando gli occhi, vide gli agnelli maculati, le capre con il manto punteggiato, e il resto del gregge.[1] Poi disse: “Mi terrò saldamente legato alla mia rettitudine, e non la lascerò mai andare. Che in questo modo possa la mia rettitudine essere chiamata a rispondere per mio conto nei tempi a venire”.

Segui l’esempio di Giacobbe. Con un’immaginazione controllata alza i tuoi occhi e vedi ciò che vuoi vedere. Credi nella tua visione, e la tua fede la renderà solida e reale nel tuo mondo manifesto. Mentre siedi sulla tua sedia puoi appropriarti dello stato di coscienza che desideri raggiungere, anche se la tua parte razionale e i tuoi 5 sensi negano che ciò sia possibile. Allora, come Giacobbe, potrai dire: “La mia rettitudine sarà chiamata a rispondere per mio conto nei tempi a venire”. In altre parole Giacobbe stava dicendo che doveva mantenersi fedele alla sua visione e rifiutare di credere a ciò che i suoi 5 sensi gli mostravano, dunque continuando a pensare come se avesse già quello che desiderava è stato in grado di realizzare i suoi sogni.

Dio Padre non è un uomo, ma è il modo di pensare che scegli di onorare ogni giorno. I tuoi “nemici” sono coloro i quali vivono nella tua stessa casa, ossia il tuo modo di pensare abituale. Allenati a focalizzarti su ciò che vuoi realizzare fino a far diventare questo pensiero la tua idea dominante, e vedrai che, in un modo che non ti aspetteresti mai, la tua rettitudine farà sì che il tuo stato desiderato si manifesti nella tua realtà esterna.


Nota:

[1] Anticamente la ricchezza era misurata sulla base di quanti capi di bestiame si aveva e sulle terre che si possedeva, al contrario di quanto avviene oggi: per noi essere ricchi significa avere tanti soldi, ma perdiamo di vista il fatto che senza le materie prime i soldi non possono darci nulla!


[…]

La vera RETTITUDINE è la COSCIENZA. Interpretiamo in modo errato questa parola, e perseguiamo la rettitudine come se fosse una cosa, ma la semplice coscienza di essere qualcuno che si trova in uno stato particolare dell’essere è ciò che crea la nostra realtà, permettendoci di ottenere ciò che desideriamo. Permea dunque la tua coscienza con l’idea di essere l’uomo o la donna che vuoi essere, e la tua rettitudine lo farà diventare realtà.

[…]

Cristo [ormai sappiamo che Cristo non era un uomo, ma il simbolo dell’immaginazione umana N.d.T.] insegnava la rettitudine nella sua “legge del seminare e del raccogliere”, affermando che: “Come un uomo semina, così raccoglie”. Osservato dal punto di vista psicologico, uno stato di coscienza “seminato” all’interno della mente potrà essere “raccolto” sotto forma di eventi che accadono nel mondo esterno. E, allo stesso modo, fintanto che continui a seminare il tuo attuale stato di coscienza, continuerai ad incontrare eventi simili nella tua vita.

Vai avanti per la tua strada coltivando dentro di te la certezza che il tuo desiderio si è già realizzato, e in tal modo non compirai mai peccato poiché non mancherai mai di manifestare ciò che desideri. Ma non puoi nemmeno fermarti e tornare al tuo vecchio stato dell’essere. Siamo tutti il figliol prodigo [il figlio che torna a casa dopo aver sperperato il denaro che gli ha dato il padre, N.d.T.] che ha preso la strada sbagliata. Ma ci viene detto che quando il figliol prodigo è rinsavito, si è girato ed è entrato nella casa di suo Padre, e in quel momento gli vennero donati il vitello grasso, l’abito e l’anello. Nello stesso modo, quando prendi coscienza di dove ti trovi mentalmente e rinsavisci volgendoti verso tuo Padre (simbolo dello stato che desideri realizzare), ti verrà dato tutto ciò che vuoi.

Osserva con attenzione e distacco le tue reazioni agli eventi della vita, e capirai a che punto ti trovi psicologicamente. Se le tue reazioni agli eventi della vita non sono costruttive, stai camminando nel pantano e nella melma, mentre nutri il maiale. Ma quando vai dentro di te e ti rivolgi al Padre che ha creato la Vita [il Padre è la tua immaginazione, N.d.T.], ed entri nello stato desiderato grazie al fatto di aver coltivato dentro di te la convinzione che questo sia già realtà, le tue azioni saranno tutte perfette e costruttive [ossia, ti porteranno automaticamente a fare ciò che devi fare per realizzare il tuo desiderio]. Persisti e finalmente uscirai fuori dal pantano e dalla melma nel quale ti trovavi, entrando nel regno del desiderio realizzato.

[…]

La storia della bambina cieca espone perfettamente tutti questi principi. La bambina aveva 5 fratelli, i quali, facendo affidamento soltanto sui loro 5 sensi, si avventurarono nel mondo e persero la strada; al contrario la sorella, incapace di fare affidamento sui suoi 5 sensi, tessé un filo fatto di oro: attaccò un estremo del filo al suo dito e uno al sole, e così non si perse mai. Anche tu puoi imparare a fidarti della luce della coscienza attaccandoti saldamente al filo, simbolo del tuo obiettivo finale, impedendo a te stesso di rimanere intrappolato in ciò che i tuoi 5 sensi continuano a mostrarti [ossia, assenza del desiderio, N.d.T.].

Tenendo sempre a mente il tuo obiettivo finale, non ti perderai come fecero i 5 fratelli [i quali sono il simbolo proprio dei 5 sensi, N.d.T.], poiché non ti importerà di ciò che fanno gli altri, ma semplicemente andrai avanti per la tua strada nella convinzione di essere già chi desideri diventare. Nessun potere al mondo è in grado di impedirti di realizzare il tuo obiettivo quando sei cosciente di averlo già realizzato.

[…]

Il Regno dei Cieli è dentro di te. Vai dentro di te e troverai il potere di riprodurre nel mondo esterno ciò che la natura e i tuoi 5 sensi negano. Testa te stesso monitorando i tuoi pensieri, vedendo solo ciò che vuoi vedere e udendo solamente ciò che favorisce la realizzazione del tuo desiderio.

Se continui a tenere sotto controllo il mondo esterno tramite la tua immaginazione [noi diremmo tramite la disciplina mentale, N.d.T.] fino a che l’idea di avere già ciò che desideri non prende il sopravvento su tutti gli altri pensieri, la tua “rettitudine” risponderà per conto tuo e il tuo sogno diverrà realtà. Ma, se non ti senti dentro come se il tuo desiderio si fosse già realizzato, puoi facilmente essere deviato, e mancherai di certo il bersaglio.

[…]

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