Le Piramidi di Giza come testimonianza di un’antica civiltà perduta: è tempo di ricordare chi siamo veramente

Da qualche anno girano su Internet molti articoli, video, documentari, interviste, libri ed ebook sull’argomento “Antiche civiltà evolute” e piano piano si sta diffondendo l’idea che in un passato remoto sono effettivamente esistite civiltà più evolute di noi, in possesso di tecnologie che noi stiamo appena iniziando a riscoprire. Il più celebre monumento analizzato sotto questa nuova ottica è la grande Piramide di Giza, in Egitto. A tutti noi è stato detto che le piramidi egizie sono state costruite grazie al sacrificio di centinaia di migliaia di schiavi, i quali caricavano su carri di legno trasportati a mano grossi blocchi di granito e altri materiali pesanti. Perché la grande Piramide di Giza è, per l’appunto, composta di enormi blocchi di granito. Ricordo ancora le raffigurazioni di questi schiavi che trasportavano pesanti materiali su carretti di legno dei libri di storia… L’antico Egitto mi ha sempre affascinata, e oggi capisco meglio perché!

Prima di continuare ad esplorare questo affascinante tema, dobbiamo fare un piccolo passo indietro, e capire “quando” sono esistite queste civiltà, cosa e quali sono i “cicli evolutivi” della Madre Terra e dell’umanità.

 

I cicli evolutivi dell’umanità 

Molti credono che le meravigliose costruzioni egizie siano il frutto della celebre civiltà atlantidea, perché l’antico Egitto ne era la “periferia”. Invece bisogna riflettere sul fatto che persone come Abd’el Hakim Awyan (1926-2008), nativo dell’Egitto e discendente di un’antica famiglia nella quale si tramanda la vera storia dell’antico Egitto, sostengono con assoluta certezza che le piramidi egizie non sono affatto l’opera di Atlantidei né tantomeno di civiltà extraterrestri o persino aliene. Hakim Awyan, laureato in archeologia e in egittologia, ricercatore, guida turistica e membro di gruppi segreti che si tramandavano conoscenze ancora in gran parte tenute nascoste ai più, sapendo che una Nuova Era sta sorgendo, e che l’umanità è pronta per ricevere importanti rivelazioni, iniziò a presentare le sue teorie a gruppi di turisti e ricercatori già dagli anni ’90. Hakim spiega che ci sono 5 stadi nell’evoluzione umana, corrispondenti ai cicli solari:

  1. 65.000 a.C. – 38.000 a.C. (era di KHEPER “L’Alba”).
  2. 38.000 a.C. – 25.000 a.C. (era di RA “L’ostinato”).
  3. 25.000 a.C. – 12.000 a.C. (era di OON “Il Saggio”).
  4. 12.000 a.C. – 6.000 a.C. (era di ATEN “Il più Saggio”).
  5. 6.000 a.C. – ad oggi (era di AMUN “Il Nascosto”).

Secondo Hakim le piramidi egizie furono costruite a cavallo tra l’era di Ra e di Oon, nel 25.000 a.C.

È utile sapere che le civiltà che costruirono le piramidi egizie e altri monumenti o piramidi che sono stati rinvenuti e che tuttora vengono scoperti in tutto il mondo probabilmente vennero molto prima di Mu, Lemuria, ed Atlantide, e facevano parte di un ciclo precedente al nostro. In altre parole facevano parte di un precedente “esperimento” su questa Terra. Mu, Lemuria ed Atlantide fanno invece parte del nostro ciclo evolutivo, Lemuria essendo la fase in cui le Anime imparavano a focalizzarsi in un corpo fisico denso, e Atlantide la fase in cui le Anime sviluppavano l’emotività e in cui nacque il famoso piano astrale. Noi oggi dovremmo essere una specie che va trasformandosi dall’Ariana (mentale, non ha niente a che fare con il nazismo, anche se questa idea è stata utilizzata per fare del male durante la seconda guerra mondiale) ad una nuova “razza”. Questa è in estrema sintesi la teoria proposta dalla letteratura post teosofica, e credo sia interessante metterla a confronto con le conoscenze condivise da Hakim Awyan. Se questo fosse vero i monumenti incredibili che vengono continuamente rinvenuti nel mondo non sono opera di atlantidei evoluti ma di una civiltà ancora precedente, molto difficile da “localizzare” lungo l’immaginaria linea del tempo che è una nostra invenzione. Si parlerebbe di centinaia di migliaia di anni fa o persino di milioni o miliardi di anni fa secondo la nostra logica attuale; in altre parole ci perderemmo solamente a fare speculazioni circa l’esatto momento in cui comparvero su questa Terra le antiche civiltà evolute facenti parte di un esperimento precedente al nostro. Però rimane il fatto che ci sono pervenute le loro opere e che queste servono ad aiutarci a ricordare chi siamo, da dove veniamo e dove siamo diretti. Il semplice fatto di osservare con stupore meraviglie architettoniche che oggi con tutta la tecnologia che abbiamo non siamo in grado di ricostruire, ci porta a pensare che forse l’evoluzione come l’abbiamo intesa fino ad ora è invece involuzione…scoprire che su questo Pianeta sono esistite civiltà evolute che possedevano tecnologie straordinarie ma vivevano in armonia con la Natura anziché inquinarla e distruggerla come facciamo noi oggi, ci mette letteralmente “sottosopra”, ci porta a mettere in dubbio tutto ciò che credevamo di sapere!

L’antico Khemit

Hakim Awyan definisce la civiltà che ha costruito le piramidi e altri monumenti (oltre a intere città che oggi non sono ancora state rinvenute o che probabilmente sono andate distrutte – i materiali utilizzati per costruire le abitazioni erano sicuramente meno resistenti di quelli impiegati per erigere edifici e impianti per il bene comune) in Egitto “khemitiana”, da qui nasce il nome di “Khemit school of ancient

Hakim Awyan (1926-2008)

mysticm”, scuola di misticismo fondata dai figli di Hakim, con la quale collaborano ricercatori e scienziati come Stephen Mehler, Brien Foerster e Chris Dunn. Hakim spiega che i khemitiani erano molto più avanzati di noi, sia in termini di tecnologia che di spiritualità. Secondo una teoria simile a quella dei 4 Yuga Hindu (per la quale il nostro Universo è destinato ad attraversare 4 diversi cicli o Yuga, a conclusione di ciascuno dei quali c’è sempre distruzione del vecchio e nascita del nuovo; cioè Satya Yuga -dura 4000 anni divini, Treta Yuga – dura 3000 anni divini, Dwapar Yuga – dura 2000 anni divini, e Kali Yuga – dura 1000 anni divini, dove 1 singolo anno divino dura circa 432.000 anni terrestri – calcolate quanto è lungo ciascun ciclo in anni terrestri!) noi avremmo appena concluso il Kali Yuga, un ciclo di tenebre, corrispondente all’era di Amun, “Il Nascosto” che lascerebbe il posto alla Nuova Era “dell’Acquario”.

Occupiamoci più da vicino di due monumenti in particolare: la Grande Piramide di Giza e la Sfinge. Ci sarebbe molto altro da dire, come che anche in Europa (e sì, pure in Italia!) e in Asia sono state rinvenute piramidi risalenti a civiltà molto molto antiche, ma mi soffermerò solamente su questi due monumenti.

Iniziamo prima capendo qualcosa in più della civiltà khemitiana.

Gli antichi chiamavano l’Egitto la “Terra Nera, nome dovuto al terreno alluvionale che si era venuto a creare nel corso del tempo grazie alle inondazioni del Nilo, che avevano luogo ogni estate. Le inondazioni del Nilo erano un momento veramente sacro per la popolazione del tempo, ed erano propriamente celebrate come feste locali, dato che rappresentavano abbondanza di cibo ma anche fertilità in generale e quindi benessere per gli abitanti. I Khemitiani, che in seguito vennero denominati “Sesh”, sono i progenitori delle 42 tribù africane, dalle quali secondo Hakim discendiamo noi tutti, africani, ebrei, tibetani, russi ed europei. I Khemitiani erano una popolazione altamente avanzata e sofisticata, in grado di utilizzare tutti i 360 sensi che noi esseri umani possediamo. Ciò permetteva loro di spostare materiali di grandi dimensioni e molto pesanti grazie alla tecnologia del suono e sfruttando il magnetismo terrestre (noi abbiamo appena iniziato a riscoprire questa arte!), ma anche di vivere in perfetta simbiosi con la Natura, rispettando i ritmi del Pianeta, di essere dei veri co-creatori (abili “manifestatori” per utilizzare un termine della New Age), alchimisti, e di viaggiare attraverso il tempo e lo spazio. La particolarità di questa civiltà era che non possedeva una lingua, e quindi non ci ha lasciato testimonianze scritte, e non utilizzava la parola per comunicare. Oggi iniziamo a capire quanto la lingua e le parole siano in realtà delle grosse limitazioni e che la comunicazione avviene a livelli più profondi, in modo telepatico e attraverso l’empatia; tutti noi abbiamo provato almeno una volta nella vita la sensazione di non riuscire ad esprimerci pienamente a parole, come se queste fossero incredibilmente limitate.

La “rete energetica” della Terra (ammesso e non concesso che il nostro Pianeta sia una “sfera” perfetta.

Queste antiche civiltà costruirono incredibili opere avvalendosi del materiale del posto e sfruttando la potenza dei luoghi sacri (la Terra viene vista come un insieme di energie che si intersecano tra di loro, assumendo la forma di una “rete” energetica, emanata dai chakra del Pianeta (sì, anche il nostro Pianeta ha i chakra!), e curiosamente tutti i luoghi in cui sono stati eretti monumenti o luoghi di culto sacri (incluse le chiese) si trovano precisamente in corrispondenza con i punti in cui questa grande rete energetica terrestre si incontrano e si intersecano), grazie all’energia emanata, secondo il modello della Geometria Sacra. Questi monumenti sono stati costruiti con una precisione impressionante, utilizzando una tecnologia sofisticatissima e altamente avanzata (ripeto che noi ancora non conosciamo questa tecnologia), spostando materiali pesantissimi e di grandi dimensioni, riuscendo allo stesso tempo a riprodurre su scala ridotta i modelli sui quali è

I chakra della Terra

stato costruito il nostro Universo (Geometria Sacra). Sono stati utilizzati blocchi di granito, basalto, diorite, alabastro, calcite bianca, arenaria, calcare, materiali accuratamente selezionati per le loro proprietà energetiche, che venivano trasportati per lunghe distanze. In tempi successivi, corrispondenti all’incirca all’epoca dinastica e tolemaica, queste civiltà che avevano ormai perduto le antiche tecnologie khemitiane, continuarono a rifornirsi dalle stesse cave e furono loro a creare le incisioni presenti sui monumenti egizi. Infatti secondo Hakim nei cicli discendenti, durante i quali l’umanità devolve, 354 dei 360 sensi smettono di funzionare, si perde la capacità di vivere in armonia con la natura, ci si dimentica della tecnologia, e le persone hanno bisogno della lingua e quindi della parola per comunicare tra loro, avendo perso la telempatia. Su queste incisioni, fatte da civiltà successive, si basano le datazioni dell’archeologia ufficiale, la quale continua a sostenere che monumenti così imponenti e costruiti con ammirabile precisione sono il frutto di civiltà poco evolute.

Ma la Grande Piramide di Giza e la Sfinge (che i khemitiani chiamavano Tefnut), non sono affatto tombe come ci è stato insegnato! E inoltre, come abbiamo visto, sono molto più antiche di quanto non crediamo. Questi e altri monumenti erano originariamente antichi generatori di energia, utilizzati per trasmettere e ricevere energia e / segnali da e verso altre parti dell’Universo, oltre ad essere strumenti creati per elevare e mantenere un livello di coscienza elevato (si ritiene che la Piramide di Giza fu costruita nell’ultimo periodo, quando si sapeva che l’umanità avrebbe affrontato un ciclo discendente, devolvendo, e quindi sarebbe un tentativo dell’intellighenzia del tempo di evitare che ciò potesse accadere, aiutando la popolazione a rimanere “sveglia”, consapevole, e impedire che si “addormentasse”, come è poi avvenuto, dato che questo esperimento fallì e si concluse con la

Blocchi di granito – Piramide di Giza

distruzione di questa civiltà), ma anche per viaggiare oltre lo spazio-tempo, compiendo viaggi intergalattici, mantenendo i rapporti con civiltà di altri Pianeti. Le varie piramidi che si trovano sulla Piana di Giza, anche chiamate Per Neter, non solo erano costruite con materiali che permettevano lo scambio e la produzione di energia e / o segnali, ma si trovano sopra sorgenti naturali di acqua. 

Lo studio di questi monumenti ha dimostrato come per costruirli i khemitiani abbiano “violato” la legge della Gravità, utilizzando il suono per spostare grossi blocchi, oltre ad essere in grado di modificare, rendere malleabile, la materia, che a noi ancora oggi sembra essere immutabile e incredibilmente densa.

La Grande Piramide e la Sfinge 

La Piramide di Giza vista dall’alto

Ci si chiede come sia possibile che una civiltà che secondo le teorie ufficiali era poco evoluta (ricordo che sarebbe esistita ancora prima dell’invenzione della ruota) abbia costruito qualcosa che nemmeno oggi siamo in grado di ricreare? Sono stati fatti molti esperimenti per dimostrare che le piramidi sono state costruite da una civiltà primitiva, ma sono tutti falliti. Inoltre perché se la Grande Piramide di Giza era una tomba non porta nessuna iscrizione geroglifica? Non sono mai state trovate mummie nella Piramide di Giza…perché mai utilizzare tecniche di costruzione così sofisticate e incredibilmente precise per costruire…una tomba? La

La Piramide di Giza e la Sfinge

Grande Piramide è costituita da circa 2.300.000 blocchi di pietre, le quali pesano all’incirca tra le 2 e le 30 tonnellate ciascuna, e ce ne sono alcune che arrivano a pesare persino 50 tonnellate. Ci si chiede, ancora una volta, come è possibile che utilizzando tecniche costruttive e mezzi primitivi gli egizi siano riusciti a costruire queste meraviglie? Si stima che l’involucro esterno della Grande Piramide fosse costituito di 144.000 pietre, posizionate con estrema precisione, spesse all’incirca 254 centimetri, per un peso medio di 15 tonnellate ciascuna. Tale perfezione non è raggiunta nemmeno nelle nostre moderne costruzioni. Qui sotto trovate una riproduzione di come doveva apparire la Grande Piramide in origine. Notate che la sommità della piramide come è oggi risulta mancare della “punta”, alcuni studiosi ritengono che fosse fatta di oro, ottimo conduttore di calore ed energia, e che fu probabilmente rimossa in seguito alla catastrofe che spazzò via questa antica civiltà da un’umanità devoluta, che utilizza l’oro esclusivamente come bene prezioso e gioiello. Se

L’aspetto che potrebbe aver avuto la piana di Giza

osserviamo scientificamente le proporzioni della Piramide di Giza ci accorgiamo che questa incorpora precisamente nella sua struttura il Pi greco (o phi) / Sezione Aurea.

Sulla Sfinge è stato detto molto, il celebre Edgar Cayce sostiene che questa nasconda una Sala delle Testimonianze (Hall of Records) in corrispondenza della zampa anteriore destra. Molte teorie affermano la Sfinge sarebbe ancora più antica della Grande Piramide. Per altri la Sfinge custodisce memorie, conoscenze antiche in forma eterica e che tutti noi possiamo accedervi attivando le nostre capacità sensoriali (i famosi 360 sensi menzionati sopra). Di recente due ricercatori ucraini hanno avanzato l’ipotesi che la Sfinge sia vecchia di 800.000 anni. Ma nessuno è mai riuscito a stabilire quale sia l’età esatta di questo monumento.

Le piramidi nel mondo

Prima ho accennato al fatto che non esistono solamente le famose Piramidi egizie, ma che ce ne sono in tutto

Disposizione delle piramidi – piana di Giza

il mondo. Per esempio in Cina, nei fondali marini del famoso triangolo delle Bermuda, dove nel 2012 alcuni ricercatori hanno affermato di aver rinvenuto una grandissima piramide di cristallo: ogni lato della base misura 300 metri, il lato tra il vertice e la base misura 200 metri, e l’altezza dal vertice al centro 100 metri. Questa piramide sarebbe più grande ancora di quella di Giza, e in cima alla piramide di cristallo ci sarebbero due buchi molto grandi, attraverso il secondo di questi fori si verrebbe a creare un forte vortice di acqua, e

La Piramide di Cristallo del triangolo delle Bermuda

tale movimento farebbe pensare che sia la causa delle misteriose interferenze incontrate da aerei e barche che si trovano a viaggiare vicino a questo punto; alcuni dicono che questa piramide colleghi la nostra realtà con altre dimensioni, ovvero ci permetta di effettuare viaggi intergalattici. In Italia sono state rinvenute piramidi in: Lombardia, Piramidi (a gradoni) di Montevecchia, all’interno del Parco del Curone, le quali sono state costruite con lo stesso orientamento delle Piramidi di Giza; Toscana, Piramide di Pontassieve; Lazio, Piramide di Bomarzo; Emilia Romagna, Piramide di Vessallo; Campania, Piramide dell’Ariella, tra le tante ancora da scoprire e da studiare. Si pone molta enfasi sulle piramidi egizie perché sembrano essere quelle meglio conservate, tuttavia ancora abbiamo molto da imparare sul “passato” dell’umanità.

Nikola Tesla e la Grande Piramide di Giza

Nikola Tesla (1856-1943), genio che venne a questo mondo per portare all’umanità

Nikola Tesla

l’energia libera ma che alla fine fu messo a tacere, si ritiene abbia cercato di riprodurre il funzionamento della Grande Piramide per creare un generatore di energia libera. Tesla inizialmente venne finanziato dai più grandi banchieri e

Il laboratorio Tesla presso Colorado Springs

investitori del suo tempo, tra i quali figura il celebre J.P. Morgan, e tra il 1899 e il 1900 potè costituire il suo personale laboratorio con sede a Colorado Springs, dove studiò la trasmissione senza fili di segnali ed energia elettrica e come questo meccanismo è influenzato dal magnetismo terrestre. Potendo inoltre usufruire dell’energia prodotta dall’azienda elettrica El Paso, che si trovava nelle vicinanze, Tesla sperimentò per 9 mesi, in certi casi utilizzando cariche elettriche ad alto voltaggio. Oggi il laboratorio di Colorado Springs non esiste più, ma studiando il luogo in cui era posizionato si scoprono fatti interessanti e degni di nota: si trovava ad una latitudine alta dove si verificavano frequenti temporali, inoltre in quel punto il magnetismo terrestre si avverte con maggiore intensità. Questo permetteva a Tesla di far giungere le energie emanate dal suo laboratorio a grandi distanze senza fili (wireless). 

Nel 1901 presso il villaggio di Shoreham, New York, Tesla fece erigere una torre alta 57

La Wardenclyffe Tower (Shoreham, New York)

metri, la Wardenclyffe Tower, che si ritiene riproducesse precisamente lo stesso sistema utilizzato nella Grande Piramide di Giza per produrre energia elettrica. Infatti, come la Grande Piramide, la torre Wardenclyffe era costruita su una falda acquifera. Sia la Grande Piramide che la torre Wardenclyffe erano in grado di emettere ioni negativi nell’atmosfera a lunghe distanze, fornendo energia libera e gratuita a tutto il vicinato. In cima alla torre Wardenclyffe era posizionata una cupola costituita di metalli conduttori, pesante 55 tonnellate, e la torre presentava un apparato radicale di ferro che

La Wardenclyffe Tower in azione

penetrava fino a 91 metri di profondità nel suolo terrestre. Nel 1905 la torre, anche se ancora incompiuta, era stata testata più volte, dando risultati incoraggianti, tuttavia, dato che i fondi scarseggiavano, Tesla aveva accumulato molti debiti e nessuno era più interessato a finanziare il suo progetto, i lavori vennero interrotti e la torre non fu mai conclusa. Sappiamo poi come andò: vennero finanziati progetti che permettevano (e permettono tutt’oggi) di speculare sulle risorse naturali, imponendo ai cittadini di pagare a vita delle compagnie elettriche per avere la corrente in casa, sistema che allo stesso tempo inquina l’ambiente. Gli investitori non erano interessati al bene comune, ma solamente a trovare un modo di rendere la popolazione dipendente da loro, e quindi non volevano l’energia libera e gratuita proposta da Tesla.

Il 7 gennaio 1943 la domestica di Tesla, Alice Monaghan, lo trovò nella sua camera di albergo presso il New Yorker (Wyndham) senza vita. I documenti ufficiali riportano che Nikola Tesla era morto a causa di una trombosi coronarica, ma si sospetta che venne assassinato. 


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